“Se voglio, posso!”: il racconto a più mani degli alunni di Roscigno

Vincenza Alessio

Appuntamento imperdibile di ogni anno scolastico è la Staffetta di Scrittura per la Cittadinanza e la Legalità.
L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua XX edizione, è promossa da BIMED (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) e rappresenta per centinaia di scuole di tutta Italia l’occasione di raccontarsi e di conoscersi attraverso le invenzioni della scrittura e le emozioni della lettura.
Il format, infatti, consiste nella realizzazione di una storia collettiva per raggiungere un traguardo affatto semplice: la composizione di una storia comune che determina interazione, confronto e crescita.

La Staffetta, composta da 10 “squadre” dello stesso grado di scuola, è una storia scritta a più mani.
Ogni classe, partendo dall’incipit di un autore, scrive un capitolo “passandolo” poi alla classe successiva mediante una piattaforma telematica.

Il risultato è un libro per ragazzi scritto dai ragazzi nel quale ogni capitolo, sotto la supervisione del docente, rappresenta uno spaccato del territorio ed è espressione della realtà da cui proviene.
Tra le tante aderenti al progetto, spunta il nome di una sola scuola del Cilento, l’Istituto Comprensivo di Roccadaspide, il gruppo di classi I/II/III E Sec. I grado di Roscigno.
I giovani, quest’anno, sono stati posti da BIMED, guidata dall’instancabile Andrea Iovino, dinanzi a una questione attualissima che li tocca da vicino: il cyberbullismo e i pericoli del web.

L’iniziativa
L’esperimento creativo è stato realizzato nella prima, seconda e terza media della sezione E della scuola di Roscigno di cui è dirigente scolastico Rita Brenca.
Il progetto è stato seguito dalla docente Antonietta Alessandro e ha visto protagonisti i 9 studenti del suo plesso.
“L’idea di partecipare a questo progetto – spiega la referente – è arrivata dall’Istituto di Roccadaspide in accordo con il Comune di Roscigno guidato dal Sindaco Pino Palmieri, il quale ha provveduto a pagare tutte le quote di iscrizione degli alunni.
Ho visto nel progetto l’occasione di impegnarli in qualcosa di didattico e attuale e non mi sono sbagliata.
L’iniziativa, infatti, è servita ai nostri alunni per rivedere, con occhi diversi, il loro rapporto con internet e con il mondo esterno. Quando è arrivato il libro una grande emozione ha pervaso gli alunni nel leggere il loro capitolo e i loro nomi”.

La storia
Partecipazione, coinvolgimento, suspence ed entusiasmo. Ecco i vocaboli che hanno caratterizzato questo straordinario esercizio all’insegna della creatività, del dialogo, della condivisione e dello scambio.
Partendo dall’incipit della scrittrice Anna Baccelliere, gli alunni di Roscigno hanno dato vita, in un mese, al V Capitolo: “Se voglio, posso!”.
Nella vita rialzarsi non è sempre facile e risulta difficile anche chiedere aiuto, ma Matteo, il protagonista, grazie alla sinergia dei suoi genitori separati, all’amico fidato e alle sensazioni forti trasmesse dal rapper Bassi Maestro, riesce a guardare in faccia la sindrome di Hikikomori, a superare ogni ostacolo e disagio e a trovare modus vivendi impossibili da trovare su Google o Facebook.
L’antidoto è scoprire la forza di poter coltivare le proprie passioni, di essere sé stessi e di stare bene insieme agli altri attraverso le parole magiche della cantante Fiorella Mannoia.
Un inno alla vita che, per un attimo, ha trasformato, all’unisono, Cristina, Vittorio, Mariagiovanna, Francesco, Gerardo, Gabriele, Andrea, Angelo e Rocco in protagonisti di un libro.
Ad esprimere il concetto l’uso di un doppio linguaggio, oltre al testo, il disegno.
Una rappresentazione grafica in bianco e nero, prodotta dai ragazzi, per illustrare il sentimento della paura che spesso non viene fuori e che può essere affrontato semplicemente con un libro, un disegno o una conversazione.

La “morale”
Una “morale” della favola che esorcizza le paure con cui i bambini, lontani dalla dimensione scolastica e dalle loro abitudini quotidiane, hanno affrontato la quarantena forzata per il Coronavirus.
Ma che mostra anche le grandi potenzialità di un uso intelligente della rete e dei social.
“Provare a far diventare gli ostacoli in occasioni, “fare memoria”, condividere e attribuire significati a esperienze vissute, stimolare la creatività dei nostri ragazzi è l’obiettivo che ogni giorno ci poniamo – conclude la referente Alessandro – speriamo l’anno prossimo di continuare a scrivere per accomunarci, unirci e coinvolgerci con altre realtà”.

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