Sp12 ad Aquara: presto al via i lavori, la strada chiuderà al transito

Katiuscia Stio

OTTATI. Sono giorni di attesa nel comprensorio alburnino. C’è un opera che riguarda la viabilità che attende di prendere il via. E’ quella relativa alla messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante la Sp12 nel comune di Aquara, lì dove cadde il famigerato masso che per anni è rimasto sull’arteria, bloccando la circolazione.

I lavori sulla Sp12

L’inverno scorso furono aggiudicati i lavori per circa 3 milioni di euro e il prossimo 21 giugno le opere potrebbero prendere il via. Ad annunciarlo è il sindaco di Ottati Elio Guadagno.

«Abbiamo avuto un incontro in Provincia. Il 21 giugno il tratto sarà chiuso per la messa in sicurezza».

I disagi

La scelta di chiudere la Sp12 non fa contente le comunità locali perché questa è la principale arteria che collega i centri alburnini con l’ospedale di Roccadaspie e i centri di servizi.

«E’ paradossale – dice Guadagno – perché per anni abbiamo accusato la Provincia di inerzia e ora che iniziano i lavori la strada si chiude. Veniamo da un anno difficile e non possiamo permetterci, in vista dell’estate, una strada così importante interdetta e con una viabilità alternativa che costringe a fare giri immensi».

I sindaci proveranno a chiedere soluzioni diverse ma per ora la Provincia non sembra disposta a passi indietro.

I lavori sulla Sp12 ad Ottati

Un’altra opera per la quale si attendono interventi riguarda la messa in sicurezza del costone roccioso adiacente la Sp12 nel territorio del Comune di Ottati.

Una frana registrata nel dicembre scorso ha minacciato l’incolumità di automobilisti e pedoni, ma anche la sicurezza di alcune abitazioni e attività presenti nelle vicinanze.

Grazie a delle prime opere di messa in sicurezza è stato possibile riaprire l’arteria in entrambi i sensi di marcia, ora però c’è da completare dei lavori già progettati negli anni addietro, prima del fenomeno franoso.

L’appalto ha visto però aprirsi un contenzioso tra le ditte partecipanti alla gara d’appalto e il Comune. Si attende la pronuncia del Consiglio di Stato.

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