Vallo, De Luca ai sanitari del “San Luca”: senza di voi non avremmo retto l’ondata covid

Sergio Pinto

VALLO DELLA LUCANIA. Tappa al “San Luca” per il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il presidente della giunta regionale ha preso parte alla cerimonia di apertura della sala di cardiologia interventistica e all’inaugurazione dei lavori di ammodernamento del reparto di ortopedia.

Un momento atteso al quale hanno preso parte il direttore generale dell’Asl Salerno Mario Iervolino, il direttore dell’ospedale vallese Adriano De Vita, il direttore dell’Utic e sindaco di Vallo Antonio Aloia, il direttore dell’ortopedia Attilio Molinaro, il vescovo della diocesi di Vallo monsignor Ciro Miniero e vari amministratori cilentani. L’iter per la realizzazione della cardiologia interventistica era partito ben dodici anni fa e finalmente è giunto al termine.

Novità per l’ospedale “San Luca” ma resta il problema del personale

Dopo un sopralluogo nei nuovi locali del presidio, si sono tenuti i discorsi di rito. In apertura il direttore sanitario De Vita e sindaco di Vallo Aloia. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza del lavoro fatto dalla Regione Campania per l’ospedale “San Luca” ed evidenziato quanto i nuovi servizi siano fondamentali per il territorio.

Rivolgendosi al presidente De Luca, poi, ha chiesto di risolvere un problema atavico, quale quello della carenza di personale.

A dare una risposta a questo tema il direttore generale dell’Asl Mario Iervolino: «Abbiamo investito18 milioni per i lavori in questa struttura, alcuni sono già terminati, altri in itinere, altri ancora in via di definizione. Ciò perché ci sono le condizioni essenziali per investire e dare tutela a tutto il territorio – ha esordito – Il problema del personale è risaputo. L’attenzione della direzione generale c’è. Soltanto nel 2020 e parte del 2021 abbiamo dato 88 infermieri a questo ospedale, 14 medici, 6 OSS, 6 tecnici di laboratorio e 1 fisioterapista». «Lavoriamo per dare le migliori condizioni possibili», ha concluso.

L’intervento del presidente Vincenzo De Luca

A chiudere gli interventi il presidente De Luca che ha esordito ringraziando il personale medico «perché – ha detto – senza il vostro spirito di sacrificio non avremmo retto l’ondata covid».

Il governatore, poi, è tornato su alcuni temi relativi all’emergenza sanitaria, invitando tutti a non abbassare la guardia: «Non facciamo come l’estate scorsa che poi torneremo ad avere una nuova ondata», ha detto.

De Luca, inoltre, ha esaltato il lavoro fatto dalla Regione: «Il Commissario ci diceva che dovevamo chiudere gli ospedali, Agropoli, Roccadaspide, Sapri, Polla, Cava, Scafati. Noi siamo riusciti a mantenerli aperti. Quando siamo arrivati c’erano molte lacune. Siamo intervenuti sulla rete oncologica, la rete dell’infarto del miocardio, i punti nascita, le griglie Lea dove eravamo ultimi in Italia, abbiamo lavorato sui bilanci».

Poi ha parlato del futuro: «Oggi abbiamo davanti a noi una carenza, quella della medicina territoriale, ma la trasformeremo in un’opportunità. Dovremo realizzare una casa di comunità ogni quarantamila abitanti per evitare che siano ingolfati gli ospedali e stiamo lavorando per avere in particolare centri per lo screening. Dobbiamo fare nei territori questo lavoro»

De Luca, poi, ha invitato i vertici delle strutture sanitarie a fare programmi, a puntare sulle tecnologie all’avanguardia poiché la Regione ha la disponibilità finanziaria per investire. «Siate ambiziosi, puntiamo al meglio», ha detto.

Infine sul problema del personale: «in alcune aree come le isole e quelle interne i problemi ci sono perché il personale non vuole andarci. Ma sarebbe importante anche dare un incentivo per chi va a lavorare in aree disagiate, ma questo dipende dal Ministero. Noi comunque faremo il possibile».

Fondi per il liceo classico

Prima di concludere il suo intervento De Luca ha fatto un annuncio: «Ci eravamo impegnati a dare un finanziamento importante per il liceo di Vallo della Lucania che non è più in condizioni di stabilità. Abbiamo già dato la copertura finanziaria, aspettiamo che il Cipe

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