Stagione turistica ad Agnone Cilento: «Comune assente»

Elena Matarazzo

MONTECORICE. La stagione estiva è alle porte, la Campania da alcune settimane è in zona gialla e con il venir meno di molte restrizioni dovute all’emergenza covid è possibile iniziare a programmare la ripresa delle attività e del turismo.

E’ quanto chiedeva anche Pasquale Tarallo, imprenditore nel campo della ristorazione ed ex vicesindaco di Montecorice, che lo scorso 27 aprile aveva chiesto al sindaco Pierpaolo Piccirilli di confrontarsi con i cittadini per affrontare la stagione turistica.

«Devo dire che non solo non ho avuto alcuna risposta ufficiale ma non ho avuto neanche il piacere di essere ascoltato e rassicurato a voce sulle azioni messe in campo per affrontare la stagione turistica. Non ho avuto risposte né in quanto Cittadino, né come Imprenditore Turistico e né come Amministratore.
Ma a fronte di questo silenzio, di questo mutismo del Sindaco, a parlare , ormai a quasi un mese dal mio invito ufficiale, sono i fatti»
, fa sapere Tarallo.

Stagione turistica: il 2 giugno primo banco di prova

Eppure il territorio sarà chiamato presto ad un primo banco di prova: il ponte del 2 giugno, infatti, vedrà un notevole afflusso di vacanzieri e le attività ricettive si stanno già preparando, «ma il sindaco fino ad ora ha ben pensato di non regolare il traffico ad Agnone e dove necessario, né di istituire le isole pedonali lasciando i nostri Ospiti (per lo più famiglie) e le attività, che ora possono lavorare solo all’esterno, alla mercé del traffico e delle soste indisciplinate. Naturalmente non c’è vigilanza avendo un solo uomo a disposizione da mesi. I parcheggi non sono attivi e ancora non si è provveduto ad assumere personale ausiliario ai vigili», accusa Tarallo.

Le criticità sul territorio

Non solo. «Le spiagge non sono state sistemate né gli operatori turistici messi in grado di provvedervi dal momento che il bando per le concessioni demaniali temporanee discusso in consiglio comunale il 13 aprile non è stato pubblicato ancora.

Per inciso ne chiesi il rinvio perché impreciso e lacunoso ma fu respinto proprio perché il bando, dicevano, sarebbe stato pubblicato nei giorni immediatamente successivi visto il già evidente ritardo.

È passato più di un mese e mezzo e i servizi per la balneazione non solo finiranno il 15 settembre ma non inizieranno sicuramente il 1° giugno come prescritto in delibera».

C’è poi la questione del ripascimento e della posidonia spiaggiata. Anche su questi temi non si sono avuti riscontri.

«I servizi portuali sono stati affidati direttamente a una ditta che non è del Comune di Montecorice e partiranno il 1 luglio. Non ci sarà l’infopoint. Le vie dei centri dei paesi sono sporche», dice ancora Tarallo.

La balneabilità ad Agnone Cilento

Ma c’è anche un altro problema in vista della stagione turistica.
L’Arpac ha sconsigliato la balneazione ad Agnone.

«Qualcuno con cariche istituzionali comunali lo addebita pubblicamente e falsamente a me come se poi, preoccuparsi della salubrità delle nostre acque, fosse una colpa e quindi tacere, invece, un merito – osserva Tarallo – Tutto questo, tuttavia, non impedisce al sindaco di dormire sonni tranquilli e di continuare a fare il muto».

«La non presenza del sindaco sul territorio, tra la gente, è imbarazzante e mortificante per chi ogni giorno impegna le proprie energie e risorse per la crescita Culturale, Sociale ed Economica del proprio Comune e per Accogliere i nostri Ospiti», conclude laconicamente Tarallo.

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