Vaccini: eventi e aerei solo se immunizzati. Ipotesi allo studio

Redazione Infocilento

Il vaccino è, allo stato, l’unica arma contro il covid. Lo dimostrano i paesi che sono già avanti con la campagna e per questo anche in Italia si punta a far crescere i numeri. Per farlo non bisogna soltanto velocizzare le somministrazioni ma anche convincere gli indecisi, tra timorosi e sostenitori di teorie complottistiche. Ecco allora che la libertà pre covid potrebbero conquistarla da subito quanti si saranno sottoposti a vaccinazione.

Vaccini: si punta al rafforzamento del green pass

Il green pass (che si ottiene anche con un semplice tampone eseguito 48 ore prima), potrà essere rafforzato legandolo all’effettuazione del vaccino. Non sarà obbligatorio a vaccinarsi, ma si potrà andare allo stadio, al palasport, a un concerto, salire su un aereo solo se si è ricevuta la dose.

Un ulteriore velocizzazione alla campagna lo darà anche l’autorizzazione di Ema per l’uso del siero Pfizer tra i 12 e i 15 anni. L’obiettivo è collegare l’immunizzazione degli adolescenti alla riapertura in sicurezza delle scuole.

Immunità di gregge

Si punta ad arrivare al 70 per cento di vaccinati. Al momento le prime dosi somministrate sono 20,5 milioni, pari al 33 per cento, percentuale che si avvicina al 40 se contiamo anche tutti coloro che si sono già prenotati e sono intenzionati a vaccinarsi. Ma i veri problemi cominciano ora, mano a mano che si smaltisce il grosso delle persone che volevano immunizzarsi e si passerà alla platea degli indecisi.

Bisognerà inseguire ventenni e trentenni, a luglio e agosto, dopo mesi e mesi trascorsi tra zone rosse, arancioni e coprifuoco.

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