Gelate di primavera: Castelcivita chiede stato di calamità

Katiuscia Stio

CASTELCIVITA. Anche il paese delle grotte ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito alle gelate dello scorso aprile. Lo aveva già fatto Aquara. L’amministrazione comunale, in seguito agli eventi atmosferici avversi, aveva chiesto i necessari aiuti ripianare le perdite, in particolare degli agricoltori.

Stato di calamità, la richiesta di Castelcivita

Anche Castelcivita lo ha fatto per i fenomeni dell’8 e 9 aprile. Questi hanno determinato danni alle specie coltivate ,proprio nel momento in cui spuntano i germogli.

L’amministrazione comunale, evidenziato che tale situazione rischia di “compromettere, in misura elevata, le produzioni dell’annata agraria in corso, con gravi danni sia per le produzioni primarie che per le filiere di trasformazione delle stesse”,  e che, pertanto, “sarà necessario garantire ai produttori agricoli i ristori che la legge prevede ritenuto che sussistono le condizioni per riconoscere e dichiarare lo stato di calamità naturale nel territorio comunale di Castelcivita, si rende necessario ed urgente attivare ogni azione atta a tutelare gli interessi e salvaguardare i diritti di coloro che stanno subendo gli effetti devastanti delle gelate tardive”, ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale alla Regione Campania e al ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

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