Accuse agli stagionali, dal Cilento lettera a De Luca: “Chieda scusa a tutti noi”

Gennaro Maiorano

Nella sua ultima diretta Facebook il governatore Vincenzo De Luca è tornato a parlare della questione dei lavoratori stagionali, mantenendosi fedele alla sua linea: a causa di questo sostegno molti preferiscono restare a casa anziché lavorare.

Reddito di cittadinanza: la proposta di De Luca

Oggi non si trovano stagionali, ha ribadito De Luca, evidenziando tutte le difficoltà delle aziende. Da parte sua è stata avanzata una proposta: garantire lavoro stagionale ai percettori del reddito senza che perdano il beneficio che verrebbe solo sospeso per poi essere rierogato una volta finita l’attività lavorativa.

Le polemiche

Le sue parole, però, continuano a determinare critiche e polemiche. Già nei giorni scorsi abbiamo ospitato il commento di una donna agropolese, lavoratrice stagionale, che ha voluto raccontare un’altra realtà. Secondo la sua testimonianza, infatti, gli stagionali spesso sono chiamati a lavorare in nero o a condizioni tutt’altro che legittime (leggi qui).

La lettera aperta di uno stagionale

Oggi, invece, è Giovanni Viterale, di Rofrano, a voler esprimere la sua opinione con una lettera aperta al presidente Vincenzo De Luca.

Egregio Governatore,

Io sono Giovanni Viterale, e sono stato un lavorate stagionale per tanti anni, adesso per motivi lavorativi mi sono trasferito in Svizzera.

Le scrivo dopo aver visto il Suo video messaggio rilasciato dal Suo ufficio in Regione, riguardo le grandi difficoltà che il comparto TURISTICO STAGIONALE sta attraversando nel trovare personale.

Le voglio solo velocemente anticipare che non è un problema che riguarda la Campania o l’Italia, come Lei ben sa, ma tutto il Globo.

Le cito velocemente l’Australia, terra splendida dove ho avuto la fortuna di vivere per tre anni, che, nonostante il settore abbia paghe sopra la media, ma forse troppo basse per il tenore di vita Australiano, sta avendo grandi difficoltà nel trovare persone che vogliano lavorare in questo settore.

PERCHE’…..??

Perché venendo meno gli immigrati e gli studenti Internazionali a causa del COVID 19 i Residenti non sono disposti a lavorare sottopagati o in nero.

SOLUZIONE…?

L’Australia sta lavorando già da diversi mesi sull’aumento delle paghe basse e sta anche effettuando controlli molto rigidi alle aziende, in modo che tutti rispettino le regole garantendo un sano ambiente lavorativo per i Lavoratori.

Adesso usando la Sua ironia, che da adolescente ritenevo molto simpatica mi dira’ “e a me che me ne fotte dell’Australia”.

Invece gli deve interessare, perché il problema va affrontato come stanno facendo loro, non raggirato come spesso avviene in Italia dando colpe a riforme come quella del Reddito di Cittadinanza.

Personalmente, come penso tutti i lavoratori stagionali, mi sento profondamente offeso che una figura dell’importanza Istituzionale come la Sua, possa rilasciare delle dichiarazioni simili, facendo passare tutti i LAVORATORI STAGIONALI come dei morti di fame che preferiscono il reddito di cittadinanza al proprio lavoro.

Per farle un esempio, proprio domenica 16 Maggio, ho chiamato due ex miei colleghi di Sant’Agata de’ Goti per salutarli, ed indovina un po’….? erano a farsi il mazzo in un bar. Quindi trovo poco rispettoso e poco di classe le Sue affermazioni, specialmente nei confronti di chi come loro cerca di rimettersi in carreggiata.

1- Le consiglio umilmente di chiedere scusa pubblicamente a tutti noi,

2- Di iniziare realmente a creare dei tavoli di confronto per migliorare il settore, coinvolgendo i LAVORATORI ascoltandoli, non solo i politici locali le cui conoscenze del settore sono limitate ad andare a prendere il caffè al bar la mattina.

Lo so, le sono già antipatico, purtroppo non si può essere simpatici a tutti.

Nonostante tutto mi offro volontario ad un incontro in Regione presso il suo ufficio per illustrarle il mio umile punto di vista.

In attesa di una Sua risposta
Cordiali Saluti,
DA UN UMILE ED ORGOGLIOSO LAVORATORE STAGIONALE

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