FOTO | Impianto rifiuti a Matinella: Albanella dice no

Katiuscia Stio


“La questione relativa all’MGM di Albanella l’abbiamo subito presa a cuore ed affrontata perché cruciale per il territorio. La transizione ecologica deve inevitabilmente passare per una produzione sostenibile”. Così la senatrice Felicia Gaudiano che questa mattina ha partecipato ad un tavolo di lavoro avente ad oggetto le istanze e le sollecitazioni proposte dalla cittadinanza di Albanella, contraria alla realizzazione di un impianto rifiuti sul territorio.

Presenti anche il consigliere regionale Michele Cammarano (M5S), il sindaco di Albanella Enzo Bagini, l’assessore del Comune di Capaccio Paestum Ettore Bellelli, l’assessore del Comune di Altavilla Silentina Giovanna Di Matteo, il sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano (collegato da remoto),  in rappresentanza del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum, l’ingegnere Guido Contini ed i rappresentanti del Comitato cittadino sorto per dire no all’impianto.  In video collegamento anche un rappresentante del ministero della Transizione ecologica, Pierluigi Rossi, consulente parlamentare della sottosegretaria Fontana.

Per la senatrice “L’incontro è stato proficuo e propositivo. Confidiamo dunque in una soluzione adeguata e che tenga conto di tutti gli interessi in gioco”, ha detto. 

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Michele Cammarano: “Un primo incontro proficuo e propositivo per fare il punto della situazione e per avere più elementi possibili per iniziare ad affrontare il problema relativo alla volontà di realizzare lo stoccaggio di rifiuti nella frazione interessata del Comune di Albanella. Confidiamo dunque in una soluzione adeguata, che tenga conto di tutti gli interessi in gioco”. 

Il territorio pare dunque unito a dire no ad un impianto di trattamento rifiuti, la cui realizzazione è stata proposta dalla ditta di MGM in un un terreno poco distante dal centro della frazione di Matinella. Il no del territorio deriva da una serie di ragioni: in primis l’area non sarebbe compatibile con la vocazione agricola del territorio. Questo il parere unanime emerso dal dibattito di stamattina.

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