Alla scoperta delle Gole del Sammaro

Rossella Tanzola
Gole del Sammaro - @angelo_coccaro

Per raggiungere le Gole del Sammaro bisogna intraprendere un breve sentiero (un chilometro e mezzo) con un dislivello di oltre 100 metri. Giunti a valle, presso il letto del fiume, a destra, si va verso le Sorgenti del Sammaro. Situate nella parte terminale di una stupenda gola, queste si estendono lungo una grande spaccatura nella roccia calcarea di circa 1600 metri.

Il Sammaro è un affluente del fiume Calore ed è lungo circa 12 km. Il torrente nasce alle falde del Monte Purulo e prende vita nel comune di Sacco, nelle così dette Gole del Sammaro.

Prima di giungere nel Calore confluisce nel fiume Ripiti, poi nel Fasanella e infine nel Calore salernitano. All’ingresso della Gola troviamo un’area in cui poter sostare, dove sono presenti i resti di un antico mulino. Ci troviamo in un’habitat incontaminato, lontano dal caos cittadino e in cui poter vivere un’esperienza paradisiaca.

Una volta giunti in questa destinazione verrete rapiti da una serie di sfumature colorate che variano dall’azzurro chiaro e limpido delle sue acque cristalline fino a  poter scorgere un dolce turchese nelle sue varie tonalità suggestive. È una tappa immancabile per chi ha voglia di conoscere il Cilento nella sua forma più pura e autentica.

Presso le Gole del Sammaro sono state trovate le testimonianze di comunità preistoriche come la Grotta di Jacopo. Era il luogo di rifugio in cui ripararsi, una leggenda narra che questo luogo è stato scelto come porto sicuro dai briganti dal 161 al 1866, subito dopo l’Unità d’Italia. Il ponte del Sammaro è uno dei ponti ad arcata più alti d’Europa (oltre 150 metri). È stato costruito negli anni ‘60 per collegare Roscigno Vecchia a Sacco e regala una vista meravigliosa sulla vallata del fiume e verso i monti Alburni.             

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