Paestum in zona gialla? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Fiore Prota
foto di Mariella Guglielmotti

Tutti siamo andati almeno una volta come visitatori al Parco Archeologico di Paestum, grandi e piccini, a vedere un panorama e dei beni che vengono invidiati in tutti gli angoli del Mondo. Molti appassionati sono tornati ad ammirarla dopo mesi trascorsi tra zona rossa e zona arancione. La visita, in questo momento, è ben diversa da come la si faceva nella normalità, e per chi volesse cogliere la palla al balzo dopo tanto tempo funziona nella seguente procedura:

L’entrata principale del museo è momentaneamente chiusa, così come le biglietterie subito dopo la porta scorrevole. Per acquistare il biglietto, quindi, si dovrà avanzare fino al Parco Archeologico stesso; ovviamente, tutto è conforme alle misure sanitarie attualmente richieste. A tal proposito, è fortemente consigliata la prenotazione online. Una volta ottenuto il nostro biglietto, ci troveremo di fronte il famoso Tempio di Nettuno, dietro il quale possiamo visitare liberamente il complesso seguendo la Via Sacra e prestando comunque attenzione alle regole già conosciute e spesso ricordate sui cartelli all’interno del parco.

Uscendo di fronte al Tempio di Athena, possiamo andare davanti al museo laddove veniamo accolti molto cordialmente dallo staff e accompagnati fino alla nuova entrata del museo, laddove avremo subito di fronte la celebre Tomba del Tuffatore, la quale non ha affatto bisogno di presentazioni. Successivamente, avremo i beni che già conosciamo come il cippo di Chirone, le varie statuette di Hera, la statua di Zeus e il resto, che, se non ricordate, sicuramente varrà ulteriormente la pena rinfrescarsi la memoria davanti cotante storia e bellezza.

Purtroppo, la sala preistorica e la sala romana sono inaccessibili, in quanto si accedeva dall’entrata principale. Ma, avanzando per il nuovo percorso, sarà comunque possibile vedere le celebri tombe lucane, le cui raffigurazioni sono pervenute fino a noi in maniera più che eccellente, così come utensili e armature.

Per concludere, c’è da ricordare che, nel caso non fossimo capaci di visitare nella giornata corrente anche Velia col biglietto intero, avremo comunque tempo per altri due giorni dal primo ingresso effettuato con lo stesso. L’esperienza di Paestum è quindi ancora godibile con piacere, serenità e gioia.

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