Posidonia spiaggiata ad Agropoli: svolta dalla Regione

Ernesto Rocco
Posidonia Agropoli

AGROPOLI. Potrebbe giungere a breve una soluzione per l’annosa questione della posidonia spiaggiata. Un problema che interessa in particolar modo il comune di Agropoli, ma che è affrontato con enormi difficoltà in tutti i centri costieri. Questa pianta marina, comunemente chiamata alga, fino all’inizio degli anni 2000 era riconosciuta come un ottimo fertilizzante. Pertanto i banchi che si accumulavano a riva durante la stagione invernale venivano trasportati in terreni privati affinché la posidonia diventasse concime.

Oggi tale procedura, per l’intervento di normative europee recepite dalla legge italiana, non è più possibile. La posidonia e accomunata ad un rifiuto e come tale va trattato.

Così Agropoli, che per anni ha accumulato ai margini delle spiagge i banchi di alghe fino a creare delle vere e proprie discariche a cielo aperto, ha ora difficoltà a spostarli, visti i costi ingenti che la procedura richiederebbe. Di qui i ripetuti appelli a Governo e Regione affinché intervenissero. La risposta è arrivata proprio da palazzo Santa Lucia.

Nel prossimo consiglio regionale, infatti, si affronterà la questione. «Ci sarà un argomento all’ordine del giorno per la gestione della posidonia», ha spiegato il sindaco Adamo Coppola. Salvo imprevisti il Comune di Agropoli riceverà un primo finanziamento per lo smaltimento delle alghe già spiaggiate, ma si guarda anche al futuro considerato che il problema è ciclico; in tal senso un ulteriore finanziamento dovrebbe garantire uno studio sul trattamento della posidonia. Potrebbe essere la svolta per tanti comuni alle prese con difficoltà di smaltimento.

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