Vacanze in barca a vela e coronavirus: un’esperienza da provare

Redazione Infocilento

Il contesto di emergenza sanitaria in cui ci troviamo a vivere da quasi un anno a questa parte ha modificato almeno in parte il concetto di vacanze a cui eravamo abituati. Una delle esperienze che vale la pena di provare in questa situazione è quella del viaggio in barca a vela, in virtù delle numerose connotazioni positive che lo caratterizzano. Se è vero che per il momento non ci sono ancora certezze a proposito dell’evoluzione del virus, è altrettanto vero che per molti esperti il caldo può contribuire a contrastare la pandemia. Perché non iniziare a pianificare il prossimo viaggio, allora?

In vacanza con Quality Sail

Se si naviga (perdonate il gioco di parole) sul sito qualitysail.net si possono scoprire gli interessanti servizi messi a disposizione da Quality Sail, una realtà che merita di essere presa in considerazione ogni volta che si ha in mente di organizzare una vacanza in barca a vela. Sono tante le destinazioni tra cui scegliere: la Sardegna e le Isole Eolie per chi preferisce non allontanarsi troppo da casa, ma anche le Baleari o la Corsica, senza dimenticare i Caraibi, per una traversata oceanica che permette di scoprire paesaggi da sogno e panorami che mozzano il fiato.

Conoscere i propri limiti e imparare a superarli

Di certo le vacanze in barca a vela e in catamarano, e il mare in generale, aiutano le persone a entrare a diretto contatto con i propri limiti, insegnando anche ciò che si può e si deve fare per tentare di superarli. La pandemia da coronavirus è senza alcun dubbio una situazione molto critica, ma restare inermi non serve a niente: al contrario, è importante reagire e cercare di capire come si può affrontare. Il che vuol dire non solo informarsi, ma anche essere positivi, mostrare uno spirito di solidarietà e fare squadra. In sintesi, è indispensabile adottare tutte le cautele del caso, ma ciò non significa rinunciare a vivere la propria esistenza, nel rispetto delle prescrizioni previste dalle leggi.

Mettersi in gioco

In barca a vela, circondati dalle acque del mare da ogni lato, si è costretti volenti o nolenti ad avere una marcia in più, e non si può fare altro che mettersi in gioco. Ogni giorno, anzi ogni minuto, si deve essere pronti a far fronte a sfide nuove, per accettare le quali è importante scavare in sé stessi, non fosse altro che per espandere i propri orizzonti. Chiunque abbia provato la navigazione a vela almeno una volta nel corso della propria vita se ne innamora e non riesce a rinunciarvi a cuor leggero. Quello della barca è uno di quei virus piacevoli da cui non ci si vuole proprio staccare.

Vietato essere pessimisti

È quasi scontato mettere in evidenza quanto sia preziosa e importante la nostra salute. D’altro canto, è un approccio decisamente sbagliato quello di chi rinuncia a vivere solo perché ha il terrore di ammalarsi. A che cosa serve rimanere chiusi in casa se non a deprimersi? Sarebbe come reprimere in modo inutile e dannoso la normale voglia di libertà che pervade lo spirito umano, e che niente come il mare è in grado di assecondare fino in fondo. Per di più, è fondamentale notare come le crociere in barca a vela rappresentino un genere di vacanza capace di offrire unicamente benefici, all’insegna del relax più totale e proprio per questo motivo salubre. Al mare o anche al lago, in Italia per fortuna possiamo contare su ambienti unici, che non a caso attirano anche l’attenzione degli stranieri.

Un viaggio in mare indimenticabile

Ritagliarsi una o un paio di settimane per navigare in mare è un buon modo per evitare qualsiasi forma di assembramento e per esaltare al massimo il concetto di distanziamento sociale. Ma, al tempo stesso, è una misura efficace per non lasciarsi divorare dal pessimismo e per mettere da parte la negatività che in questi mesi caratterizza fin troppe persone. Per di più, sono ormai riconosciuti i vantaggi che vengono garantiti dalla talassoterapia: insomma, restare in barca consente di assorbire quei minerali e quegli oligoelementi che garantiscono il recupero dell’equilibrio organico, mentre il sistema immunitario ha modo di consolidarsi e di imparare a difendersi dagli attacchi esterni.

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