Michele Cammarano a Buccino, per ribadire ancora il no alle Fonderie Pisano

Antonella Eleonora Pacella

Lo scorso sabato, presso i locali della Volceiana, vicino alla zona Industriale, si è tenuto il Consiglio Generale della Comunità Montana Sele Tanagro, cui hanno partecipato i sindaci di 16 comuni limitrofi ed il Presidente della Commissione Speciale Regionale Aree Interne Michele Cammarano, che già è intervenuto più volte sulla questione Fonderie a Buccino.
“Scriverò al Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cigolani, per ribadire l’incompatibilità delle Fonderie con l’area scelta”, ha dichiarato Cammarano.


Anche il Sindaco di Vietri di Potenza, Giordano, Comune lucano che dista poco più di 10 km dalla zona Industriale,ha ribadito la volontà di far intervenire anche il Governatore lucano, Bardi, sulla delicata questione.
La tutela della Salute e dell’Ambiente sono le due priorità imprescindibili per impedire alle Fonderie Pisano e tutte le altre aziende, che stridono con questi valori, di mettere piede nella zona Industriale. Questo è quello che è emerso, ancora una volta dalle ragioni del No alla delocalizzazione.
Una battaglia che si sta combattendo anche in Tribunale e che, per ora, di fatti, non ha impedito, il trasferimento.

Era l’aprile del 2014 quando fu presentato al Comune di Salerno il progetto di decolonizzazione e conseguente riqualificazione dell’area occupata dalle Fonderie Pisano a Fratte. Progetto già esposto nel 2009 all’urban Solution di Milano, al fianco di altri: Chipperfield, Piano, Fuksas e Gregotti, selezionato l’anno seguente nella sezione ‘Culture_Nature’ della Biennale di Venezia.
E’ dell’11 maggio del 2011, invece, la presentazione, al Comune di Salerno, della Valutazione urbanistica preventiva e del 5 aprile del 2013, quella del Pua”.


Nel 2018 la Pisano partecipa ad un bando di gara emanato dal Consorzio Asi, titolare degli immobili siti nella zona industriale, pubblicato nel giugno del 2018 e sospeso per oltre un anno, a causa di un contenzioso davanti ai giudici del Tar, promosso dalle Fonderie Pisano e da altre aziende operanti nell’area industriale tra cui Icep, Industria Calce Casertana, Magaldi Power, Ceramiche Vietri Antico, Bi-Quem specialties, Maco International, Bibo Italia, Curatela Fallimentare Etitalia, Stampatex e Buoneco srl , contro il Comune di Buccino, per l’annullamento della viariante al Piano Urbanistico Comunale che ha trasformato la zona industriale in “distretto industriale agroalimentare”, per contrastare la delocalizzazione delle fonderie Pisano e la realizzazione di un impianto areobico per la lavorazione di 113mila tonnellate di rifiuti proposto dalla società Buoneco, nell’area industriale di Buccino.


Dopo un contenzioso con il Comune di Buccino, che aveva bloccato l’apertura della busta contenente l’aggiudicazione della Pisano, lo scorso marzo, in seguito ad una riunione in Regione, il Sindaco di Salerno, Napoli, da per certa la delocalizzazione nella zona Industriale di Buccino, in cui sarà costruita una fabbrica ex novo, all’avanguardia, soprattutto per l’impatto ambientale. Nonostante le rassicurazioni dell’Amministratore delegato Carlo Pisano, il Sindaco di Buccino Parisi, si è detto subito contrario dichiarando, categoricamente che fino a quando ci sarà lui come come Sindaco, le Fonderie Pisano non sarebbero mai venute a Buccino.

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