Mandia: contagi dopo uccisione del maiale, ma residenti smentiscono. Cluster a Policastro

Redazione Infocilento

ASCEA. Una grigliata per festeggiare l’uccisione del maiale. Un rito piuttosto comune nel Cilento, soprattutto nei piccoli centri. Questa volta l’appuntamento culinario, secondo alcune notizie non confermate, si sarebbe trasformato in un focolaio di casi positivi al Covid 19. Sei le persone che sarebbero rimaste contagiate da uno dei partecipanti al pranzo. Tra i primi a risultare positiva anche una donna incinta. E’ quanto sarebbe accaduto a Mandia, piccola frazione del comune di Ascea. I residenti, però, fanno quadrato e raccontano un’altra versione.

Covid, il focolaio a Mandia

Secondo le prime ricostruzioni aualche giorno fa alcuni amici si sono ritrovati per l’uccisione del maiale. Finito il lavoro avrebbero ben pensato di organizzato una grigliata per assaggiare insieme la carne appena macellata e suggellare il momento con un buon bicchiere di vino. Nulla di strano se non fosse che il banchetto sarebbe stato organizzato nonostante i divieti anticovid con tutti i rischi del caso.

Le conseguenze non sono tardate ad arrivare. Qualche giorno dopo alcuni dei presenti al bacchetto si sono sottoposti al tampone. Sono stati sufficienti i primi risultati per accertare le positività.

Le polemiche

L’episodio ha sollevato anche non poche polemiche. Ma da Mandia provano a raccontare i fatti diversamente. «La nostra è stata una delle poche località rimasta per tutto questo tempo covid free – dice un residente – ed ora girano voci di una festa in casa o addirittura dell’uccisione di un maiale in strada come accadeva un secolo fa, ma è giusto tranquillizzare tutti che non è stato così».

Non solo: dopo le sette positività riscontrate molti abitanti si sono sottoposti a test privatamente. 16 persone sono risultate negative, per altre 8 si conoscerà il risultato.

La situazione a Policastro

Intanto aumentano i contagi anche a Policastro dove si sarebbe passati da 5 a 16. Anche qui ci sono polemiche per delle voci che farebbero risalire il focolaio ad una festa, ma anche in questo caso i residenti smentiscono.

Il sindaco Giovanni Fortunato ieri aveva lanciato un appello alla responsabilità.

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