Covid: la Campania resta zona rossa

Redazione Infocilento

L’onda del virus rallenta in Italia ma non fanno altrettanto le percentuali di malati che finiscono in ospedale e in terapia intensiva che, a parità di contagiati, contati nella seconda ondata, fanno oggi registrare circa il 50 per cento in più di pazienti ricoverati nelle aree critiche. Motivi che dovrebbero spingere la cabina di regia, che si riunisce oggi al ministero della Salute per il report settimanale, a conservare la zona rossa fino a Pasqua per Lombardia e Campania e anche per il Piemonte che registra ancora un’alta incidenza epidemica. Lazio e Toscana invece vanno verso l’arancione e il Veneto è in bilico. Le regioni che, dal punto di vista dell’incidenza di contagi, per 100 mila abitanti, stanno messe peggio, sopra la soglia critica di 250, sono oltre il Piemonte (358), l’Emilia (395), il Friuli (che la settimana scorsa aveva raggiunto 457), le Marche (330) e la Lombardia 308.

Calano i contagi ma la curva decresce lentamente. Accade in Campania così come in tutta Italia. Motivi che dovrebbero spingere la cabina di regia, che si riunisce oggi al ministero della Salute per il report settimanale, a conservare la zona rossa fino a Pasqua per Lombardia e Campania e anche per il Piemonte che registra ancora un’alta incidenza epidemica.

Lazio e Toscana invece vanno verso l’arancione e il Veneto è in bilico. Le regioni che, dal punto di vista dell’incidenza di contagi, per 100 mila abitanti, stanno messe peggio, sopra la soglia critica di 250, sono oltre il Piemonte (358), l’Emilia (395), il Friuli (che la settimana scorsa aveva raggiunto 457), le Marche (330) e la Lombardia 308.

«I numeri di questa terza ondata – spiega a Il Mattino Nicola Fusco, ordinario di Matematica alla Federico II – mostrano che il virus oggi non solo infetta meglio ma anche con maggiore intensità. Molte regioni infatti passano in poche settimane da incidenze molto basse, con soli 100-120 positivi ogni 100 mila abitanti, a periodi in cui superano 300».

In Campania sono 5 giorni che il numero di positivi cala e risulta inferiore ai guariti.

Condividi questo articolo
Exit mobile version