Palinuro, addio all’artista Nicola Di Filippo

Letizia Baeumlin

Palinuro piange Nicola Di Filippo noto artista contemporaneo. Già nel 2012 aveva combattuto e sconfitto il cancro. Un anno e mezzo fa, purtroppo si è ripresentato, ha lottato fino ad oggi quando il suo cuore si è arreso. Non ha mai perso la fede in Dio. “Prendo forza ogni giorno da Dio, -diceva sovente Di Filippo- perché Dio è grande”.

Nicola Di Filippo, pittore contemporaneo, nasce a Siano (Sa) il 9 gennaio del 1942. A soli 7 anni si scopre il suo grande talento artistico, la sua passione per la tavolozza e i pennelli e l’interesse per l’arte che da allora non lascerà mai. Nel 1969, sposa Felicia Sacco di Palinuro da cui avrà quattro figli ed è nel Cilento che proseguirà la sua lunga ed intensa carriera artistica.

L’artista vivrà la sua vita tra la campagna e la sua tavolozza dei colori, una vita umile ma ricca di soddisfazioni. Diverrà presto un pittore di fama internazionale, si aggiudicherà la tavolozza d’Italia seguita poi dal Nobel per l’arte ed il medaglione d’argento della fondazione “Canova Onlus” di Possagno (Tv).

Per lui anche una medaglia d’argento per da parte del Presidente della Repubblica Italiana. Nel 2014 altro premio arriverà  alla “Biennale di Verona per la creatività”. “Per il valore artistico manifestato, un talento eccelso e sensibile”, si legge nella motivazione. E’ stato inoltre Artista di grande rilievo accademico presso l’Unione della Legion d’Oro e l’Accademia Tiberina.

Di Filippo fonda nella prima metà degli anni ’90 con sede a Palinuro l’Accademia Universale “Antonio Canova di Arte, Lettere e Scienze”, la finalità dell’Accademia era quella di diffondere la cultura in tutto il mondo, valorizzando in particolare l’Italia e il Mezzogiorno. Ha premiato artisti di fama internazionale ed è stato grande amico di Roberto Montanari artista Vicentino allievo del Maestro Salvador Dalì meglio noto come il “pittore dei tori”.

Anche Aligi Sassu  si interessò alla sua pittura e fu diverse volte ospite di Di Filippo nella propria abitazione a Palinuro. Tanta la stima del pittore milanese che gli fece scrivere un articolo dalla sua giornalista personale dal titolo “L’Imbianchino Pittore”.

Insignito nel titolo di Balì di Gran Croce di Giustizia dell’Ordine di San Giovanni Gerusalemme Gran Priorato Russo di Malta nel 2015 riceverà la Medaglia d’oro per i meriti artistici.

L’artista ancora in vita aveva gia conquistato delle pagine su vari libri di storia dell’arte ed è stato tra i pochi pittori più quotati a livello europeo. I suoi dipinti sono stati esibiti nelle mostre più importanti delle gallerie d’arte europee. La tecnica utilizzata dall’artista è unica e particolare,  una tecnica innovativa dai colori brillanti. Ciò che più caratterizza le sue opere è l’occhio vigile Dio sul creato. Ogni quadro è poesia, la massima espressione per descrivere stati d’animo e vita quotidiana.

Quanti hanno avuto l’onore e il piacere di sentire dalla sua voce la narrazione di qualche dipinto ne sono rimasti estasiati per come l’artista metteva su tela emozioni così profonde. Silvana, figlia secondogenita del pittore eredita dal padre la passione per l’arte. Scultrice di successo sempre al fianco del padre nelle iniziative dell’Accademia Antonio Canova insieme al marito Guido che si occupa della parte amministrativa ed ai fratelli Antonio, Marialuisa e Patrizia. L’artista di casa nostra lascia un patrimonio culturale dal valore inestimabile.

Vediamo alcune delle sue opere di rilievo.

Titolo dell’opera: “Dal cielo creò Palinuro” un dipinto a cui l’artista era particolarmente legato, il significato intrinseco è di grande spessore. L’opera finisce subito sotto gli occhi di alcuni critici d’arte contemporanea e viene pubblicato sul libro “Artisti Italiani”.
Titolo dell’opera: “Palinuro, Arco Naturale. Il girasole e la potenza divina” una visione particolare dell’autore dove il soggetto è ancora una volta Palinuro.
Ultimo dipinto portato a termine dall’artista; “Il peccato originale”

Di Filippo lascia,  a chiudere il suo patrimonio artistico, un’opera incompiuta.

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