Capaccio Paestum: al Capoluogo le opere di Tommaso Cascella

Bruno Marinelli
Capaccio Capoluogo

CAPACCIO PAESTUM. Il comune di Capaccio Paestum, retto dal sindaco Franco Alfieri, ha ricevuto una donazione di alcune opere del pittore e ceramista Tommaso Cascella da parte della Fondazione De Stefano, che da quarant’anni si occupa delle iniziative culturali e sociali nel territorio cilentano. I lavori in questione si chiamano “Ostro”, “Maestrale”, “Levante”, “Tramontana”.

Queste opere, che saranno acquisite a cura del Servizio Patrimonio-Inventario dell’Ente, saranno collocate nei giardini pubblici in zona capoluogo e non costituiranno alcun onere a carico del bilancio comunale, dato che è stato disposto un atto di liberalità da parte dell’associazione.

Di seguito un breve riassunto della vita di Tommaso Cascella. Nato ad Ortona il 24 marzo 1890 è il primogenito di un altro artista, suo padre Basilio e dopo aver svolto l’apprendistato sotto la sua guida nel 1905 inizia a collaborare con litografie, disegni e dipinti alla rivista “Illustrazione abruzzese”.

Nel 1907 le prime esposizioni a Miliano, poi a Torino, mentre nel 1909 a Parigi presenta ben 116 quadri. Nel 1914 venne inviato dal padre al fronte francese per ritrarre gli avvenimenti bellici e in quella circostanza fu messo in salvo da Gabriele D’Annunzio.

Nel 1918 torna in Abruzzo per lavorare nello stabilimento pescarese, in quello che è l’odierno museo civico Basilio Cascella. Dal 1953 al 1961 insegna all’Istituto d’arte di Chieti e nell’ultimo periodo della vita si dedica alla sistemazione delle opere della famiglia. Il suo stile può definirsi impressionista, anche se la sua produzione è molto incentrata anche sulla pittura divisionista.

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