Alta Velocità: Parco del Cilento detta le regole

Ernesto Rocco
Alta Velocità

VALLO DELLA LUCANIA. Anche il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni prende posizione sulla questione alta velocità. L’Ente con sede a Vallo della Lucania si è inserito nel dibattito che sta dividendo Cilento e Vallo di Diano. Entrambi i territori chiedono il passaggio dell’alta velocità.

I due progetti per l’alta velocità

L’area costiera punta sul progetto che Rfi presentò nel 2016. Questo prevedeva la realizzazione di una variante tra Agropoli/Ogliastro Cilento e Sapri; il Vallo di Diano, invece, strizza l’occhio all’ipotesi ufficializzata nelle scorse settimane che garantisce il transito dell’alta velocità parallelamente all’A2 del Mediterraneo, con ritorno sulla costa solo nei pressi di Praja a Mare.

La scelta del Parco

Il Consiglio Direttivo del Parco, pur non inserendosi nella diatriba, ha chiesto che il territorio abbia una sua fermata alta velocità, ma a determinate condizioni che di fatto potrebbero escludere proprio l’ipotesi della variante Ogliastro – Sapri.

Quest’ultima, infatti, prevede la realizzazione di un lungo sistema di tunnel che, secondo qualcuno, potrebbero determinare un eccessivo impatto su delle aree protette.

Il Parco, quindi, ha chiesto proprio che “l’infrastruttura comporti il minor impatto paesaggistico possibile sul territorio interessato dal tracciato”.

Le proposte

Non solo: oltre alla realizzazione di una fermata Alta Velocità, viene sollecitato anche un collegamento nel territorio del Parco attraverso una metropolitana leggera di superficie che consenta di raggiungere in breve tempo la fermata alta velocità individuata.

Infine il consiglio direttivo ha chiesto che il progetto alta velocità “Non precluda la possibilità di realizzare altre infrastrutture su ferro che possano favorire lo sviluppo del territorio del Parco”.

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