Malattie rare: il Ruggi di Salerno un’eccellenza. Nel team anche un’agropolese

Redazione Infocilento

L’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno si conferma un punto di eccellenza per lo studio e la cura di malattie rare. Nonostante l’emergenza covid, anche quest’anno le attività non sono cessate ed anzi sono stati fatti importanti passi avanti. Basti pensare che il primo PDTA regionale (Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali) ad essere adottato è stato redatto sulla Gastroenterite eosinofila proprio al Ruggi presso la UOC di Gastroenterologia diretta dalla Prof.ssa Carolina Ciacci.

A comporre il team c’è anche una dottoressa agropolese. Si tratta di Gabriella Schettino, già ricercatrice presso l’Humanitas di Milano e specialista in fisiatrica.

La dottoressa Schettino ha seguito il percorso di certificazione per la teduglutide, principio del farmaco necessario alla cura dell’SBS o sindrome dell’intestino corto. Grazie alla sua attività e delle professoresse Carolina Ciacci e Paola Iovino, il Ruggi è diventato centro proscrittore in Campania e unico centro di riferimento dell’Area SUD.

Le novità non finiscono qui: a breve si attiveranno i percorsi di accompagnamento psicologico e nutrizionale per i pazienti affetti da Malattie Rare.
La UOC di Gastroenterologia attraverso le figure professionali di dietiste e nutrizioniste, inoltre, darà a breve il via a strategie nutrizionali appositamente studiate per i malati rari con percorsi nutrizionali customizzati.

Per celebrare simbolicamente il grande lavoro svolto, domani 28 febbraio, in occasione della giornata dedicata alle malattie rare, la torre cardiologica del Ruggi si illuminerà con i colori simbolo dell’iniziativa.

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