Cineteatro di Agropoli: scontro in consiglio comunale

Ernesto Rocco
Cineteatro Eduardo De Filippo di Agropoli

AGROPOLI. Scontro in consiglio comunale sul cineteatro di Agropoli. Il dibattito si è animato sui ruoli di giunta e consiglio comunale. Agostino Abate, esponente della minoranza, aveva proposto che fosse la pubblica assise a stabilire le modalità di gestione, utilizzo ed assegnazione della struttura, piuttosto che la giunta. Ciò in virtù anche del ruolo di pubblico servizio che il “De Filippo” riveste. «Dal 2008 il cineteatro non è mai tornato in consiglio – ha detto Abate – perché tutto ciò che doveva essere deciso è stato sempre fatto da sindaco e giunta».

Cineteatro di Agropoli: attesa per il nuovo bando

Di diverso avviso la maggioranza che ha respinto la proposta di Abate rivendicando le competenze dell’esecutivo sulle scelte di gestione della struttura. Il dibattito, che ha avuto anche toni accesi, risulta particolarmente attuale considerato che tra pochi giorni (il 28 febbraio) scadrà il contratto con l’attuale gestore del cineteatro di Agropoli.

Pertanto il Comune dovrà stabilire se procedere ad un nuovo bando o concedere una proroga attuale al privato, considerato che nell’ultimo anno la struttura è stata chiusa a causa del covid.

I costi della struttura

La discussione, poi, si è soffermata sulle modalità di gestione e soprattutto sui costi che essa impone. Un tema sollevato dal consigliere Gisella Botticchio secondo cui sul cineteatro di Agropoli attualmente non c’è profitto.

«Se non c’è guadagno da parte del Comune chiudiamolo. I cittadini pagano un mutuo, bisogna analizzare i conti e vedere se avere il cineteatro conviene oppure no», ha tuonato l’esponente della Lega. Pronta la replica del sindaco Adamo Coppola secondo cui «Ci sono cose che non hanno prezzo. Il cineteatro va considerato anche per il suo valore valore in termini culturali, turistici e sociali»

Una gestione in perdita

Il primo cittadino, quindi, ha snocciolato i numeri evidenziando come la gestione della sola struttura costi oltre 100mila euro l’anno. Per una stagione teatrale, invece, servono almeno altri 120mila euro, con una copertura della spesa che si aggira attorno 60%. Insomma il cineteatro non porta guadagni sotto il profilo economico ma è comunque importante per la comunità.

Da queste premesse dovranno partire le valutazioni per la gestione futura del “De Filippo”. Il sindaco Coppola non esclude alcuna ipotesi, dall’affidamento ai privati alla gestione pubblica, passando per la costituzione di una fondazione. Ipotesi che dovranno essere studiate.

«Andrà fatta un’analisi ed è giusto che sia la giunta a farla considerato che è già a conoscenza della situazione», ha concluso Coppola

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