Alta Velocità, Unione Comuni Alto Cilento: territorio non sia escluso

Ernesto Rocco

L‘Unione dei Comuni Alto Cilento, con una proposta approvata all’unanimità, ha fatto voti a RFI, Ministero dei Trasporti e Regione Campania, affinché si trovino delle soluzioni che non escludano il comprensorio dalla linea alta velocità. Il documento parte dal presupposto che «Il Cilento ha a sua disposizione un inestimabile patrimonio culturale e naturalistico e per questo da anni rappresenta un grande attrattore turistico come dimostrato anche dalle stime 2020 in cui il Cilento è stato una tra le mete più ricercate della regione Campania».

Proprio per questo, da alcuni anni, i treni ad Alta Velocità hanno allungato le loro corse lungo il tratto ferroviario a sud di Salerno, nonostante questa linea non faccia parte della direttrice ferroviaria ad alta velocità che in Campania si ferma a Salerno.

Ciò però ha permesso di dare un importante servizio al territorio dei mesi estivi, migliorando i collegamenti dal centro-nord con alcuni dei punti strategici del Cilento tra cui Capaccio Paestum, Agropoli, Vallo della Lucania, Palinuro, Camerota e Sapri.

Secondo il presidente dell’Unione dei Comuni Alto Cilento, Franco Alfieri, «il solo aumentare questo servizio potrà rappresentare un’ importante opportunità per migliorare i collegamenti per i borghi ed i Comuni più piccoli del Cilento interno». Pertanto «pur comprendendo l’assoluta necessità di valorizzate la linea ionica realizzando un collegamento con rete ferroviaria per alta velocità con la Calabria, è però necessario non trascurare un territorio vasto e turisticamente rilevante come il Cilento».

Di qui l’appello ad avviare un confronto con i principali interlocutori sul tema Alta Velocità, RFI, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Campania, al fine di attenzionare la questione.

«E’ necessario porre l’accento sulla necessità di implementare i servizi ferroviari (in primis fermate di treni a lunga percorrenza e ad Alta velocità) lungo la tratta Salerno Sud, direzione Cilento – osservano dall’Unione dei Comuni – Occorre stimolare RFI perché nella pianificazione generale del proprio intervento sul territorio nazionale tenga conto di questa esigenza, di questo straordinario territorio. Occorre intervenire perché anche il Cilento benefici dell’azione di ammodernamento in atto della rete ferroviaria italiana. Che non si può parlare di Alta Velocità al Sud escludendo completamente come interlocutori i referenti di un territorio vasto e rilevante come il Cilento».

Di qui la scelta di far voti affinché sia avvii un dialogo volto ad individuare misure che non escludano il Cilento dall’alta velocità.

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