Camerota, gestione parcheggi Soget: l’inchiesta si allarga

Carmela Santi
Municipio Camerota

Spuntano altri nomi dall’inchiesta aperta dalla Procura di Vallo della Lucania sull’affidamento della gestione dei parcheggi di Camerota alla Soget. Sono nove le persone raggiunte due giorni fa da avviso di conclusione delle indagini. Risultano indagati il sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta, gli assessori Teresa Esposito, Vincenza Perrazzo, l’ex vice sindaco Francesco Calicchio, quello attuale Giovanni Saturno, e il responsabile dell’ufficio finanziario Giovanni Castaldi, Lina Di Lello residente a Pescara, Giuseppe Cirone di Sala Consilina e Sergio Gargiulo di Salerno. Gli ultimi tre, la Di Lello in qualità di legale rappresentate dalla Soget, Cirone quale membro esperto e Gargiulo quale segretario comunale “quali componenti della commissione giudicatrice della gara indetta dal Comune aggiudicavano il servizio alla Soget procurandole un ingiusto vantaggio patrimoniale”. “Concorreva nel reato quale beneficiario delle condotte – si legge nell’avviso di conclusione delle indagini – Lina Di Lello in qualità di rappresentante della Soget”.

Gli amministratori avrebbero concorso con l’approvazione delle delibere, dissimulando “sotto forma di rinegoziazione delle iniziali condizioni del contratto l’affidamento di un servizi diverso da quello previsto nell’originario bando di gara”.

Le indagini relative a fatti del 2016 sono venute fuori dagli accertamenti già in essere presso il Comune di Camerota nell’ambito della maxi inchiesta Kamaraton, che portarono agli arresti di alcuni amministratori, tra cui i due ex sindaci Antonio Romano e Antonio Troccoli.

Il sindaco Mario Scarpitta ha espresso la sua piena fiducia nella magistratura, rivendicando di aver preso le decisioni al vaglio ora della magistratura per consentire un risparmio di oltre 3 milioni di euro al Comune. “Non abbiamo nulla da temere – ha detto – perché siamo un’amministrazione di uomini e donne oneste, orgogliosi di aver ricevuto un avviso di garanzia per aver fatto un contratto a favore dei cittadini di Camerota”.

Aggiornamento: al termine delle indagini il caso è stato archiviato

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