Strutture turistiche ad Agnone Cilento: Consiglio di Stato dice “no”

Redazione Infocilento

MONTECORICE. E’ stato rigettato il ricorso presentato dalla Fratelli Ruggiero S.R.L. contro il Comune di Montecorice. Già il Tar aveva preso la stessa decisione relativamente ad una vicenda intricata relativa alla realizzazione di alcuni edifici nei pressi della fascia costiera di Agnone Cilento, in località Melara.
La vicenda ha avuto inizio nel 2010 quando a guidare l’amministrazione comunale di Montecorice vi era il sindaco Flavio Meola. In quell’anno la Fratelli Ruggiero S.R.L. chiese il rilascio dei titoli abitativi occorrenti per realizzare in prossimità della costa una struttura ricettiva adibita a case e appartamenti per le vacanze.

L’amministrazione comunale rilasciò l’autorizzazione subordinandone l’efficacia alla sottoscrizione della convenzione del Piano Territoriale Paesistico del Cilento Costiero relativa ai progetti convenzionati per attrezzature turistico ricettive.

L’oggetto e il contenuto della convenzione erano già stati puntualmente definiti in sede di Conferenza di Servizi: il progetto edilizio, presentato e approvato dal SUAP, infatti, prevedeva la cessione gratuita al Comune di un’area di 1520 metri quadrati da destinare a verde attrezzato, lungo la sponda del torrente Rio Lapis.

Un anno dopo, però, la ditta ha “proposto al Comune di Montecorice, su sollecitazione del Sindaco, che l’area destinata alla cessione fosse, in parte, oggetto di monetizzazione, e ha contestualmente richiesto, comunque, di procedere con urgenza alla sottoscrizione della convenzione; tale richiesta è stata, poi, rinnovata e sollecitata, con nota del 20 gennaio 2012”.

E’ a questo punto che la vicenda si fa complessa. Dal 2012 a palazzo di città c’è una nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pierpaolo Piccirilli; quest’ultimo ha un’altra idea di sviluppo della fascia costiera che non contempla nuovi complessi edilizi. L’Ente, quindi, ha deciso di non procedere alla stipula della convenzione di fatto ritardando e impedendo l’avvio dei lavori. Nascono una serie di procedimenti giudiziari in sede civile e amministrativa da parte della Fratelli Ruggiero, la quale avanza anche richieste di risarcimento danni.

A mettere la parola fine sulla vicenda, è stato il Consiglio di Stato che dopo il Tar ha respinto i quattro ricorsi della ditta relativi all’annullamento di atti del Comune.

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