Giorno della Memoria: anche dei cilentani insigniti della Medaglia d’Onor

Bruno Marinelli

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, assegna la Medaglia d’Onore a 62 salernitani. Il provvedimento del primo inquilino del Quirinale è particolarmente simbolico, arrivando in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata ogni 27 gennaio per ricordare coloro che hanno vissuto il dramma dell’Olocausto, il genocidio di cui fu responsabile principalmente la Germania dell’epoca nazista. Il valore di quel sacrificio è compreso e vissuto anche nel nostro Cilento, con le Associazioni Nazionale combattenti e reduci di Capaccio Paestum, Serre e Sicignano degli Alburni che hanno seguito il percorso partito dal decreto del 15 dicembre.

Una medaglia alla memoria di persone quali Rocco Mari, Angelo Maria e Giuseppe Tambasco di Capaccio Paestum, Giovanni Farina di Corleto Monforte; Alfonso Pirone e Luigi Zito di Petina, Giuseppe Edoardo Lucia di San Rufo, Francesco Beatrice, Giuseppe Del Sozzo, Costantino e Domenico Di Rosario, Giuseppe Ferraioli, Pasquale Lopardi, Ruggiero e Luigi Luongo,Luigi Mennella, Martino Passannanti, Antonio Pecci, Antonio Stasio e Fortunato Zito di Serre; Carmine Corrieri, Carlo D’Angelo, Carmine D’Antonio, Giuseppe Di Mare, Gino La Regina, Felice Mandia, Pasquale Pisano, Carmine Romagnano, Rocco Tortorella, Michele Visconti, Pasquale e Antonio Zammiello di Sicignano degli Alburni. Tutti loro hanno vissuto storie terribili, atroci: catturati ed internati dopo l’8 settembre del 1943 per poi, in alcune circostanze, venir liberati nel 1945.

Recentemente, come rivelato anche dal presidente salernitano Antonio Landi, è stata resa nota la storia del soldato Ernesto Marino di Sicignano degli Alburni, morto in un ospedale da campo a Dachau, dopo esser stato liberato dagli Alleati, causa le gravi condizioni in cui versava. La sua figura è stata ricordata agli scolari del posto ed a lui, proprio nel comune tra la Valle del Tanagro e i Monti Alburni è stato intitolato uno slargo. Dimenticare l’atroce passato non si deve perchè la memoria storica della shoah non riguarda unicamente il popolo ebraico, ma tutta l’umanità ed è quì che si esplica la funzione della cultura, nella memoria, intesa come atto vero di coscienza civile.

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