Paestum, Velia e la Certosa Padula riaprono le porte

Ernesto Rocco

Il nuovo decreto sull’emergenza covid prevede la riapertura dei musei nelle zone gialle. Riaprono così anche le aree archeologiche del territorio del Cilento e Vallo di Diano. A Paestum e Velia, come ha confermato il direttore Gabriel Zuchtriegel, sono previsti itinerari obbligati ed ingressi contingentati per evitare assembramenti.

Seguendo il percorso rosso si scopriranno i principali monumenti dell’area archeologica e le più importanti sale del museo di Paestum. Un viaggio nella storia della durata di 1 ora a 30 minuti circa. Poi c’è il percorso blu per una visita breve all’area archeologica e al museo di Paestum della durata di circa 45 minuti​.

Presenza massima di 240 visitatori nell’area archeologica ogni 90 minuti e 75 visitatori nel museo ogni 30 minuti. Ingressi contingentati: 10 visitatori ogni 20 minuti dalle ore 9:00 alle 18:45; per i gruppi: 20 visitatori più la guida.

Il Museo di Paestum è interessato da lavori di ristrutturazione, ammodernamento e riqualificazione, finanziati con fondi Pon: alcune sale sono attualmente chiuse al pubblico. Il grande capolavoro, come la Tomba del Tuffatore, continua ad essere visitabile.

Novità anche a Padula: da oggi e per le prossime due settimane sarà possibile accedere gratuitamente alla Certosa di San Lorenzo.

Il monumento sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 19.00, nel rispetto della normativa e dei protocolli anti-Covid.

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