Castellabate: gestione rifiuti sul tavolo del Consiglio di Stato

Ernesto Rocco

CASTELLABATE. Prosegue la querelle giudiziaria sull’appalto per la gestione dei rifiuti risalente al 2018. L’amministrazione comunale di Castellabate, guidata dal sindaco facente funzioni Luisa Maiuri, ha infatti presentato appello contro la sentenza di primo grado con cui il Tar Campania nel luglio scorso aveva accolto il ricorso di Sra – Ecologos per l’annullamento della determina con cui era stata affidata la gestione del servizio integrato dei rifiuti per tre anni alla Sarim. L’importo complessivo dell’aggiudicazione è di circa 5,5 milioni di euro.

Eppure il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Sra ed Ecologos (secondo in graduatoria) ne aveva contestato l’aggiudicazione per presunte anomalie nell’offerta ed errori ed omissioni nel computo di plurime voci di costo, l’illegittimità dell’avvalimento essendo stato frazionato il requisito di punta, nullità del contratto di avvalimento per indeterminatezza.

Il Tar aveva annullato quindi la determina di aggiudicazione alla Sarim. Secondo le direttive dei giudici la stazione appaltante avrebbe dovuto rinnovare “il giudizio di congruità, rientrante nella sfera decisionale propria della pubblica amministrazione, sulla scorta delle evidenze contabili prodotte in giudizio dalla società ricorrente e, inoltre, delle valutazioni svolte nella CTU richiesta dal Collegio riguardo, in particolare, i menzionati costi di smaltimento”.

L’amministrazione comunale di Castellabate, però, ha deciso di opporsi alla sentenza di primo grado. Il caso, quindi, finisce sul tavolo del Consiglio di Stato. Il Comune, qualora dovesse venire nuovamente sconfitto in giudizio, rischia anche di dover risarcire l’associazione di imprese che aveva preannunciato una richiesta in tal senso.

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