Cicerale: per i nuovi sottoservizi stradali niente più scavi

Ernesto Rocco

CICERALE. Quante volte vi è capitato di notare strade appena asfaltate subire nuove opere di scavo per la sistemazione dei sottoservizi? Probabilmente spesso. A volte c’è una tale perseveranza ad agire così che sembra lo si faccia di proposito: si scava, si posano cavi o si sistemano tubature e si asfalta senza alcuna programmazione tanto che a volte, anche dopo pochi giorni, per un ulteriore intervento si è costretti a scavare di nuovo e a riasfaltare su arterie da poco sistemate. Un disagio oltre che un vero e proprio sperpero di denaro pubblico.

C’è ora un comune cilentano che ha scelto di superare questo malcostume spesso diffuso anche nel nostro territorio. Si tratta di Cicerale. La strada che attraversa il centro abitato era stata da poco asfaltata e così per i lavori di posa dei cavi della fibra ottica il sindaco Gerardo Antelmo ha deciso di non autorizzare nuovi scavi. La ditta dovrà continuare nella realizzazione dell’importante infrastruttura ma con soluzioni alternative.

Non tutti sanno, infatti, che esiste un sistema chiamato “no dig” che permette proprio di posizionare tubazioni o cavi, o di sostituire quelli esistenti, senza ricorrere a scavi a cielo aperto ed evitando manomissioni che comportano l’inevitabile rottura delle infrastrutture.

Insomma lo scavo avviene nel terreno, a margine della strada, e da qui si procede con delle trivellazioni orizzontali che creano dei tunnel per la posa in opera dei cavi senza dover danneggiare la parte superiore su cui insiste il manto d’asfalto.

Un modo che consente di velocizzare gli interventi e risparmiare poiché successivamente non ci sarà bisogno di sistemare le strade.

Presto, quindi, Cicerale avrà internet veloce, senza dover rinunciare a delle strade in discreto stato.

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