Agropoli: circa trecento firme per la riapertura della scuola

Ernesto Rocco

AGROPOLI. Circa trecento firme per la riapertura della scuola. All’appello di un gruppo di genitori agropolesi hanno risposto mamme, papà, insegnanti e comuni cittadini. La richiesta, partita con una petizione (prima on line e poi cartacea) era finalizzata a mettere fine alla didattica a distanza per riprendere le lezioni in presenza e in sicurezza. In tanti hanno condiviso l’appello evidenziando i limiti della Dad e la necessità – soprattutto per i più piccoli – di tornare a frequentare gli istituti scolastici, non solo luogo di apprendimento ma anche di socializzazione.

Ritorno a scuola, genitori divisi

Ma non manca un gran numero di genitori che invece si mostra nettamente contrario al rientro in aula, poiché individua la scuola come potenziale fonte di contagio.

Ripresa didattica in presenza: le date

Il problema non si porrà immediatamente.
Se in tutte le regioni italiane, infatti, la scuola riaprirà già giovedì, la Campania ha fatto slittare il suono della campanella all’11 gennaio. In questa data potranno tornare in classe gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi delle elementari (così com’era prima di Natale).

Dal 18 gennaio, sulla base del quadro epidemico, si valuterà il rientro in aula di tutta la scuola primaria. Dal 25 gennaio, infine, si deciderà per le scuole medie e superiori.

La didattica a distanza, invece, riprenderà il 7 gennaio.

La situazione di Agropoli

Ad Agropoli non ci saranno ulteriori slittamenti rispetto alle date indicate dalla Regione Campania. Durante un incontro con i promotori della petizione per il rientro in aula, infatti, il sindaco Adamo Coppola ha preso l’impegno di non far slittare ulteriormente il ritorno tra i banchi degli alunni.

Non solo: “Il sindaco ha accolto anche la proposta di inserire in presenza tutti i ragazzi che hanno difficoltà con la DAD per diversi motivi, lavorando in sinergia con i dirigenti scolastici. Sarà un inizio lento ma pur sempre un inizio. Chiaramente continueremo a combattere per il diritto alla scuola in campo regionale”, ha detto Eleonora Zaccaria, una delle promotrici della raccolta firme.

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