Capaccio Paestum, operai Paistom: scontro tra sindacati

Redazione Infocilento
Municipio Capaccio Paestum

Sull’Azienda speciale Paistom di Capaccio Paestum è scontro tra i sindacati. Ad innescare il dibattito era stata la Fisi dopo che il sindaco Franco Alfieri, in consiglio comunale, aveva affermato che l’agenzia interinale che presta i lavoratori alla Paistom per conto del Comune non aveva fatturato le ultime prestazioni e pertanto non era stato possibile effettuare i pagamenti per i dipendenti a tempo indeterminato.

Dichiarazioni bollate come false dal sindacato secondo cui «I dipendenti non sono a tempo indeterminato né con il Comune e né con l’Azienda Speciale Paistom e sono costretti a firmare ulteriori contratti mensili a tempo determinato con l’Azienda utilizzatrice e che, oramai da anni, passano da una agenzia interinale all’altra con passaggi di cantiere continui ed in violazione di legge ed in somministrazione fraudolenta, in quanto l’azienda utilizzatrice simula il rapporto di somministrazione lavorativo».

La Fisi lamentava il mancato pagamento di Tfr e quattordicesima oltre ad altri emolumenti. «Abbiamo già esposto nel periodo delle elezioni regionali e comunali del 2020 che esse sono a forte rischio di corruzione e di voto di scambio: nel periodo elettorale sono , infatti, aumentate in queste aziende le assunzioni…sarà un caso? Intanto aspettiamo che la Magistratura faccia chiarezza», aveva detto il segretario della Fisi Rolando Scotillo.

Di tutt’altro avviso, però, sono Fiadel e Flaica che promuovono un dialogo con l’amministrazione Alfieri. «Dopo aver appreso della dichiarazione del sindacato Fisi, che ha messo in discussione il sindaco Alfieri e il presidente Miano, prendiamo le distanze in quanto non corrisponde a verità». Così in una nota congiunta Angelo Rispoli (Fiadel) e Gerardo Rosanova (Flaica Cub Salerno).

«Da anni aspettiamo l’assunzione dei lavoratori da parte della Paistom, società partecipata del Comune di Capaccio Paestum. Diamo atto che la nuova amministrazione Alfieri e il cda presieduto dal presidente Miano, in collaborazione con la consigliera politica Alfonsina Montechiaro, interlocutrice tra sindacato, azienda e Comune, non si è dichiarata contraria al nostro progetto di dare una stabilità occupazionale, dicendosi invece sempre pronti ad affrontare in tempi brevi il nodo della stabilità occupazionale. Altro nodo nevralgico – concludono – riguarda il passaggio di cantiere tra la nuova società interinale, GI Group, e la società uscente Osmosi. Abbiamo chiesto, a garanzia delle maestranze, e messo a verbale, di non liquidare la Osmosi fino all’erogazione delle competenze di fine rapporto di lavoro».

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