Serie D/I: La Gelbison ospita la capolista Acireale

Bruno Marinelli
Stadio Morra

Una Gelbison abbastanza garibaldina nell’atteggiamento quella vista a Marina di Ragusa, ma che ancora una volta deve infuriarsi con se stessa per la valanga di punti che sta gettando dall’inizio del campionato. Il clean sheet rimediato da D’Agostino la domenica precedente contro il Biancavilla non si è poi ripetuto in Sicilia, con i rossoblu che hanno subito ben 11 reti in 8 gare: solo Rende, Rotonda e Roccella hanno fatto peggio. L’ impressione che si ha vedendo le immagini è abbastanza nitida: il gioco c’è, l’identità pure, ma manca, oltre che filtro a centrocampo, anche quell’attenzione e quella ferocia che devono contraddistinguere le squadre le quali prima di tutto devono pensare a salvarsi: troppo importante è infatti l’obiettivo delle undici stagioni consecutive nel massimo campionato dilettantistico.

Non è un caso, infatti, che sullo stemma ufficiale del club campeggi proprio il numero 10: simbolo della continuità che il presidente Puglisi, tornato lo scorso anno alla guida della Gelbison, vuole assolutamente tradurre in risultati.

Il patron, molto impegnato con il bel progetto comprensoriale che riguarda la Gelbison, non sta però, insieme al ds Pascuccio, dimenticando anche il mercato, che quest’anno ha una durata più allungata nei tempi: è arrivato infatti Bonfini per aiutare la retroguardia anche nelle rotazioni, in un reparto che sembrava proprio che ne avesse bisogno. In attesa di altri rinforzi, tuttavia, il tempo di compiere troppi ragionamenti non c’è: domani, infatti, al Morra c’è una supersfida per gli uomini di Ferazzoli.

A Vallo della Lucania arriva la capolista Acireale, società dalle consolidate tradizioni calcistiche che ha vissuto stagioni irripetibili tra Serie C e B precipuamente a cavallo degli anni 80-90, anche se fino ai primi anni 2000 i leoni granata hanno giocato in C2 e C1. Memorabili soprattutto i primi anni 90: nel 1993 l’Acireale fu ripescato in B ed ottenne una storica salvezza con Papadopulo in panchina, battendo nello spareggio, tra l’altro giocato all’ Arechi di Salerno, il Pisa di Bersellini ai calci di rigore. Era il 14 giugno 1994. Nella stagione successiva arrivò invece la retrocessione per un solo punto: a salvarsi infatti, a scapito dei siciliani, fu la Lucchese, squadra che tra l’altro impose un sanguinoso pareggio alla Salernitana alla penultima giornata che influì molto sulla mancata promozione della formazione di Delio Rossi.

Solitamente mister Pagana, colui che fece grande il Troina, si schiera con un 4-3-3. Davanti a Ruggiero, portiere under, la retroguardia è formata da giocatori validi come Giulio Orlando, autore addirittura di una doppietta (gol di sinistro e colpo di testa) con il Cittanova, ma soprattutto dall’ex Cavese Amedeo Silvestri, fratello di Luigi, attualmente all’Avellino. Il 13 dicembre si è tolto anche lo sfizio di segnare nel match contro il Licata, importantissimo ai fini di questo tentativo di minifuga in classifica.

A centrocampo brilla la stella dell’argentino con passaporto spagnolo Facundo Ott Vale, pure lui tra i protagonisti della grande stagione del Troina 2017-2018, mentre non ci sarà Savanarola a destra ed è un’assenza pesante per l’Acireale. Per lui due reti quest’anno, l’anno scorso ne centrò dieci. Davanti occhio alla velocità di Talla Souarè, giocatore pericolosissimo, così come Nicolas Rizzo, tre gol in sei presenze, ed al mancino Claudio Sparacello, uno da 18 gol tra D e C e che vanta 7 presenze in B con la maglia del Trapani.

Per affrontare l’ostico match con i siciliani, Ferazzoli non avrà grossi problemi di formazione: al momento in cui vi scriviamo la rosa appare al completo. Dovrebbe essere ancora 4-3-3 con D’Agostino tra i pali; la linea difensiva composta dalla coppia Bonfini-D’Orsi con Dayawa e De Foglio sugli esterni.

A centrocampo ancora una volta dovremmo vedere Uliano, il capitano, con Graziani e Maiorano, mentre il tridente dovrebbe essere composto da Coulibaly, Gagliardi, tornato finalmente al gol che mancava dalla prima giornata (derby col Santa Maria) e Figliolia, anche se pure Tedesco scalpita e potrebbe partire dal 1′, a maggior ragione in vista di possibili cambiamenti che il tecnico romano potrebbe sviluppare essendo questa gara particolarmente ravvicinata alla precedente.

Arbitrerà Di Cicco di Lanciano, alla sua seconda direzione nel girone I di Serie D (precedente Biancavilla – Licata 2-0 dell’ 11 ottobre 2020), i suoi assistenti saranno De Palma di Molfetta e Cataneo di Foggia. Si gioca mercoledì 23 dicembre alle 14,30.

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