Crisi idrica in Cilento e Vallo di Diano: livelli dei fiumi calano ancora, ma di poco

Redazione Infocilento

Nella giornata del 21 dicembre 2020 i principali fiumi della Campania hanno fatto registrare valori dei livelli idrometrici inferiori a quelli della settimana scorsa in 24 delle 29 stazioni di riferimento, confermando la tendenza della scorsa settimana anche se con una flessione minore. Gli idrometri segnalano una discesa dei livelli, legata al graduale assestamento dei deflussi, ad ormai 12 giorni dai picchi di piena.

E’ quanto emerge dall’indagine settimanale dell’Unione regionale Consorzi gestione e tutela del Territorio e Acque Irrigue della Campania (Anbi Campania) che compila il suo bollettino interno, contenente i livelli idrometrici raggiunti dai principali corsi d’acqua (Fonte: Regione Campania, Centro Funzionale Protezione Civile) nei punti specificati ed i volumi idrici presenti nei principali invasi gestiti dai Consorzi di bonifica della regione e – per il solo lago di Conza della Campania – dall’Ente per l’irrigazione della Puglia Lucania e Irpinia.

Tale situazione si riscontra anche nel comprensorio cilentano. Il Sele cala lievemente sui livelli della scorsa settimana in tutte le stazioni, e appare in linea con i valori medi dell’ultimo quadriennio, tranne a Contursi, dove si contano circa 10 centimetri in meno.

Per quanto riguarda gli invasi, la diga di Piano della Rocca su fiume Alento è attestata a oltre 17,1 milioni di metri cubi e contiene il 69% della sua capacità, in crescita dell’1% sulla settimana precedente. Il Calore Lucano, nel territorio di Albanella fa registrare una tendenza di -62 centimetri; +99 e a Sala Consilina e +75 a Sicignango degli Alburni per il Tanagro.

Per alcuni fiumi il dato della portata d’acqua è fondamentale per garantire un servizio idrico sufficiente.

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