Economia: perchè le criptovalute hanno così tanto successo?

Redazione Infocilento
Criptovalute

Le criptovalute rappresentano il trend del momento per quanto riguarda gli investimenti online. Sono sempre più gli utenti che decidono di investire in criptovalute e di sfruttare tutte le potenzialità delle monete virtuali.

Secondo gli esperti si tratta del futuro della finanza. Non a caso negli ultimi cinque anni, gli utenti e le transazioni di Bitcoin hanno registrato un tasso di crescita medio di quasi il 60% all’anno. Allo stesso modo, gli investitori privati e pubblici hanno approfondito il loro impegno nei confronti delle criptovalute. Tra queste, Ethereum, Ripple e Stellar, e molte altre in tutto il settore. Vediamo più nel dettaglio un settore, quello del criptovalute, che sta continuando a crescere come importanza, e che è il futuro della finanza.

Al momento le criptovalute valgono circa 200 miliardi di dollari e sembrano lontani i primi tempi quando, come nel 2009 ad esempio, lo pseudonimo Satoshi Nakamoto lanciava la prima criptovaluta al mondo, Bitcoin.

Oggi ci sono oltre 5.000 valute crittografiche in circolazione, molte costruite su applicazioni e casi d’uso innovativi, e l’ecosistema si evolve rapidamente. Questo fa sì che l’interesse verso questo mondo aumenti di giorno in giorno, così come gli utenti alla ricerca delle ultime notizie criptovalute su borsainside.com.

Le criptovalute sono considerate un investimento nel sistema finanziario di domani, la finanza decentralizzata. Quest’ultima è un sistema finanziario alternativo emergente, costruito su una blockchain pubblica, che permette una maggiore accessibilità perché chiunque ha la possibilità di connettersi ad essa. Inoltre, le transazioni sono pubblicamente visibili, consentendo una maggiore trasparenza in tutto il sistema.

Queste possono essere utilizzate nei pagamenti, per l’acquisto di beni senza bisogno di un intermediario. Inoltre possono essere una riserva di valore, visto che molte di loro sono scarse e con una quantità totale da mettere in circolo ben definita già alla loro creazione. Possono essere connesse a beni fisici, come l’oro, od a valute reali, come il dollaro, e quindi essere scambiate come se fossero tali. A livello di privacy sono il massimo, in quanto sono tutte valute criptate, e molte persone vogliono proprio questo. Possono permettere a chi non ha accesso a una banca di entrare nel sistema finanziario. Infine, possono permettere alle persone di creare applicazioni senza un’autorità centrale, collegando direttamente l’utente e il creatore.

La scalata di Bitcoin

In queste ultime settimane la criptovaluta più famosa al mondo, ossia Bitcoin, sta riscuotendo un successo clamoroso. Dopo la bolla dell’inverno 2017, che ne aveva fatto schizzare il valore fino a 20mila dollari, i bitcoin avevano intrapreso una burrascosa discesa, arrivando a toccare quota 3.500 dollari nel gennaio 2019. Una perdita superiore all’80%. Dal gennaio 2019 a oggi, il valore dei bitcoin è salito del 400% circa e ha recentemente superato quota 15mila dollari. Un prezzo ancora distante dai massimi storici, ma che rappresenta il più elevato da quasi tre anni a questa parte, dimostrando come la moneta digitale basata su blockchain sia ancora viva e vegeta.

Secondo gli esperti oggi ci sono ragioni più concrete per ritenere che la nuova avanzata abbia fondamenta razionali e che, sul lungo termine, i bitcoin possano diventare uno strumento adottato da una parte significativa di consumatori. Da questo punto di vista, la notizia più importante nella storia delle criptovalute è giunta solo qualche settimana fa, quando un colosso come PayPal (346 milioni di utenti nel mondo) ha annunciato che a breve sarà possibile acquistare Bitcoin (ma anche Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash) sulla sua piattaforma e poi utilizzarli per fare acquisti online e non solo.

I primi servizi di PayPal dedicati alle criptovalute entreranno in funzione negli Stati uniti già nelle prossime settimane, mentre per il prossimo anno è prevista l’espansione internazionale.

Ma perché le criptovalute sono destinate a crescere sempre più? Per esempio perché molti stati hanno provveduto a creare delle criptovalute nazionali. L’esempio più famoso è senz’altro quello della Cina, ma recentemente anche il presidente della banca centrale USA, Jerome Powell, ha ammesso che gli Stati Uniti potrebbero beneficiare dalla creazione di una versione digitale del dollaro. Si tratta ovviamente di progetti molto distanti dai bitcoin, ma che contribuiscono a legittimare l’esistenza di monete digitali alternative.

Di questo passo, dunque, il prossimo sarà un anno molto importante per le criptovalute. Michael Novogratz, CEO di Galaxy Digital Partners che si concentra su investimenti in criptovaluta come Bitcoin ed Ethereum, vede il Bitcoin salire alle stelle fino a 55.000 o 60.000 dollari entro la fine del prossimo anno, in una continuazione del suo epico rally.

Tyler e Cameron Winklevoss, anche loro primi investitori bitcoin e co-fondatori di Gemini, pensano che la valuta digitale potrebbe un giorno raggiungere i 500.000 dollari. Ma c’è anche chi mostra prudenza. Per la maggior parte degli investitori, i pianificatori finanziari esitano a consigliare di investire una grossa fetta dei loro portafogli solo in Bitcoin.

Nel mondo delle criptovalute però non esiste solo il BTC. Tante altre “colleghe” chiuderanno un anno di successi il che fa presagire per un 2021 anch’esso positivo. E’ il caso di Ethereum che a dicembre ha raggiunto una capitalizzazione di mercato a quota 68.000 dollari, in aumento del 380% rispetto a inizio anno.

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