Castellabate: Di Luccia preannuncia candidatura. Maiuri: “tenta di riciclarsi”

Elena Matarazzo

CASTELLABATE. Si accende il clima in vista delle prossime elezioni politiche a Castellabate. Domenico Di Luccia, già assessore dell’esecutivo Spinelli, nel consiglio comunale di ieri ha ribadito ancora una volta la sua indipendenza e ha precisato «la chiara volontà di dare vita ad una nuova classe dirigente a servizio della nostra comunità. Il ricambio generazionale, la forza della concretezza e della determinazione saranno il comune denominatore vincente».

Di fatto Di Luccia ha confermato ancora una volta la volontà di candidarsi a sindaco di Castellabate con un gruppo politico diverso da quello attuale.

Ma le sue parole non hanno lasciato indifferente il primo cittadino facente funzioni Luisa Maiuri.
«Questa sua politichese enunciazione passa attraverso una sua palese amnesia! – esordisce – Il consigliere tenta maldestramente di riciclarsi come nuovo dimenticando tutto il suo percorso politico-amministrativo durato quasi dieci anni in questa amministrazione e altri cinque anni nella precedente amministrazione.
Ma….il consigliere non è nuovo a questi cambi di casacca e di umore dell’ ultima ora!».

«Non è rinnegando il passato né denigrando i suoi ex compagni di squadra che si acquisisce una nuova verginità politica. Non è operando nell’oscurità ,così come ha fatto nei mesi scorsi, che si interpreta il gioco di squadra. E soprattutto non è l’autorefenzialità che rende credibile un amministratore»”, conclude.

Il consiglio comunale è stato un anticipo della campagna elettorale che si partirà ufficialmente nei prossimi mesi.

L’assise era stata convocata per trattare principalmente questioni relative a debiti fuori bilancio. La minoranza, dal suo canto, non ha mancato di avanzare delle proposte: “Abbiamo chiesto un censimento complessivo dell’eternit presente sul territorio comunale, l’emanazione di apposite ordinanze sindacali per lo smaltimento di questo materiale altamente inquinante, un maggiore controllo dell’area industriale (zona Parco dei fiori), con possibilità di installazione di un sistema di video sorveglianza, reimpiego dell’area industriale ( in attesa di futuri investitori) per finalità diverse, ad esempio area fitness all’aperto, coltivazione dei terreni presenti, dandoli in comodato d’uso gratuito ad agricoltori, cooperative di giovani.
Ed inoltre, una vera pulizia dei valloni, in particolar modo abbiamo sollecitato una pulizia integrale del vallone Catarozze ed una contestuale messa in sicurezza del percorso. È inutile pulire l’area a ridosso della pompa di sollevamento al porto e poi avere un quadro generale pessimo, con una folta vegetazione che blocca il naturale passaggio delle acque piovane”
, spiega il consigliere Alessandro Lo Schiavo.

“Abbiamo proposto l’utilizzo degli introiti della tassa di soggiorno per andare incontro alle difficoltà del nostro tessuto produttivo. Mentre negli ultimi tre anni questi soldi sono serviti esclusivamente per far quadrare il bilancio corrente. Infine viste le pressanti richieste di cittadini e comitati civici, abbiamo sollecitato la modifica del regolamento comunale per permettere, l’indizione dei referendum comunali, per istituire il question time, momento di confronto diretto tra consiglio e governo cittadino”, conclude il consigliere comunale.

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