In libreria l’antologia della Scuola Empatica, Movimento artistico-letterario con epicentro nel Cilento

Letizia Baeumlin

Uscirà a giorni la prima antologia de “La Scuola Empatica”, il nuovo, grande Movimento letterario-artistico-filosofico e culturale sorto in Italia (e partito dal Cilento) in questo surreale 2020.

Sono 100 tra poeti, artisti visivi, filosofi, musicisti, critici e docenti universitari provenienti da tutta Italia, coloro che danno corpo a questo affascinante volume pubblicato dalla casa editrice Ladolfi di Novara. Nella stessa antologia si presentano in modo dettagliato temi e motivi che hanno determinato l’aggregazione.

Centrale è il sentire empatico, il volersi aprire all’altro in nome dei sentimenti, rifiutando una volta per tutte le prepotenze dell’Io ipertrofico e narcisista che ormai sembrava aver vinto in modo irrimediabile la sua folle guerra.

Invece, ancora una volta, dall’Arte parte un impulso diverso, che indica un sentiero necessario per poter uscire dal torpore contemporaneo.

Nel libro in uscita, tra le altre cose, le immagini e le fotografie di tanti momenti significativi che hanno determinato prima la nascita del Centro Contemporaneo delle Arti (2 anni fa), con le sue continue attività tra Milano (dove ha una sua sede) e il Cilento; l’istituzione antecedente del Premio Nazionale Cilento Poesia, giunto quest’anno alla sua quinta edizione e diventato uno dei riconoscimenti più ambiti d’Italia; la nascita del “Paese della Poesia” (Salento Cilento), il “Paese degli Aforismi” (Omignano Cilento), che rappresentano vertici dell’innovativo Triangolo Culturale del Cilento Antico e della Piramide culturale tracciata da Menotti Lerro.

Dunque una grande unione d’Amore e Arte che mette al centro il rispetto per il prossimo, per il sentire e il lavoro altrui. Ancora una volta i poeti, gli artisti, gli intellettuali italiani hanno saputo stupire, dando luce ad una corrente artistico-letteraria che sta già facendo la storia. 

Tutto ciò avviene tra l’altro ad un secolo esatto dalla nascita dell’Ermetismo, che seguiva la Prima Guerra Mondiale e la pandemia della “Spagnola”. Ma se allora ci si era voluti trincerare dietro al proprio sconforto, questa volta la reazione suggerisce un’apertura, un desiderio di opporsi alle avversità dell’esistenza.

Era realmente richiesto un confronto per proporre di superare l’approccio logico-razionale dal suo interno, partendo dallo stesso Occidente. Emblema della ricerca è l’immagine dell’Artista Totale che è un’ideale figura d’artista o semplicemente il frutto dell’empatica condivisione tra artisti provenienti da ambiti diversi.

Il Movimento Empatico ha, inoltre, un suo “Manifesto sulle Arti” che pone al centro l’interdisciplinarità, la ripresa dei classici, la contaminazione tra i generi, la ricerca della bellezza e lo studio rigoroso, ed è già stato presentato in passato presso il Caffè Letterario “Giubbe Rosse” di Firenze (lì dove nacque il Futurismo), l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Liceo Classico “Parmenide” di Vallo della Lucania e la Central Library di Edimburgo.

Il suo epicentro, come accennato, si delinea in provincia di Salerno, nel “Triangolo culturale” fiorito nel Cilento: “Omignano – “Paese degli Aforismi”, Salento – “Paese della Poesia” e Vallo – “Sede del Centro Contemporaneo delle  Arti”.

Tra gli artisti che hanno aderito, i poeti Milo De Angelis, Giampiero Neri, Tiziano Rossi, Valerio Magrelli, Roberto Carifi, Franco Arminio, Franco Loi, Elio Pecora, Vivian Lamarque, il filosofo Umberto Curi, lo storico Luigi Rossi, gli eminenti anglisti Maria Teresa Chialant, Tomaso Kemeny e  Massimo Bacigalupo, l’attore Alessandro Quasimodo figlio del poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo, Bernardo Lanzetti, storica voce della PFM e degli Acqua Fragile, l’artista visivo Omar Galliani, gli psicoanalisti Luigi Leuzzi, Giammaria Occhi e Maria Rita Parsi, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, l’artista Antonello Pelliccia, ex direttore della sezione Design presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Vittorio Santoianni dell’Accademia di Firenze, Aldo Castellano del Politecnico di Milano, Gabriele Ivan Di Battista dell’Accademia NABA di Milano, lo scrittore Raffaele Nigro, il genetista e accademico Edoardo Boncinelli, e ancora l’ispanista Emilio Coco, il poeta-giornalista del Corriere della Sera Ottavio Rossani, l’editore e critico letterario Giuliano Ladolfi, lo storico della musica Ezio Guaitamacchi, il critico letterario Carlangelo Mauro, l’artista Edoardo Landi, i giornalisti di TGSky24 Tonia Cartolano e Roberto Guidetti di 7Gold-Telepadova, il critico d’arte Francesco  Abbate. Presenti anche Angelo Ghilardi, Elena Pontiggia, Gino Finizio, Stefano Pantaleoni, Marco Colombo, Patrizia Pozzi, Renato Galbusera, e molti altri, tra docenti universitari, artisti e persone di alta cultura (molti provenienti dal Cilento e dalla provincia di Salerno, tra cui: Attilio Dursi, Maurizio Iacovazzo, Giusy Rinaldi, Santa Aiello, Francesco Massanova, Carlo Di Legge, Wilma Leone, Giancarlo Turaccio, Antonino Nese, Nicola Maria Vitola, Diana Nese, Rosa Maria Vitola, Nicola Femminella, Domenico Giordano, Luigi Mogrovejo, Osvaldo Marrocco).

Non mancano i nomi internazionali: Victor Lucena (Venezuela), Tomasz Krezymon e Joanna Kubicz (Polonia) Valentina Sentsova (Russia), Tomaso Kemeny (Ungheria-Italia).

Così come è stato detto: “In Italia, ma già il Movimento sta sconfinando, finalmente si respira una nuova aria che sa di grande Arte, grandi imprese come nel nostro glorioso passato”.

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