Le origini dell’astrologia: quando, perché e come nasce

Redazione Infocilento

Con la consulenza degli esperti del settore, gli amici di www.cartomanziaastrologia.com, andiamo a vedere quando, perché e come nasce questa interessante materia che tuttora entusiasma molti appassionati.

Gli albori dell’astrologia

L’astrologia nasce in epoche remote. I primi ad osservare le stelle, i pianeti ed i corpi celesti in generale furono le civiltà primitive, che impararono ad usare come punti di riferimento astrale alcuni corpi celesti quali il Sole, la Luna, il pianeta Venere, Sirio.

Affascinati da quello che c’era nel cielo, molti di questi popoli basarono i loro studi persino sulle costellazioni come i due Carri, Orione e le Pleiadi, fino a diventare il cardine della loro vita quotidiana.

Le più antiche civiltà hanno passato la maggior parte del loro tempo ad osservare attentamente i fenomeni celesti, gettando le basi per la disciplina astrologica, e trovandone una diretta connessione (o influenza per meglio dire) con la nostra vita.

Sicuramente ha fatto la sua parte anche l’astrologia cinese, che si è sviluppata di pari passo a quella nostrana (occidentale) intorno all’XI secolo a.C, ma che si basa su concetti diversi (quali ad esempio il calendario lunisolare) e strettamente collegata alla filosofia cinese.

In India l’astrologia è una delle sei discipline vedanga, definita “scienza della luce” e chiamata Jyotish (fiamma).

Perché le civiltà studiavano gli astri?

Sorge spontaneo domandarsi il motivo per cui molti fossero (e lo sono tuttora) interessati agli astri e ai corpi celesti.

In fondo i fenomeni astrali hanno sempre interessato le persone, forse perché l’uomo ha quella propensione a voler dare una spiegazione, che sia o meno basata su fondamenta scientifiche, a tutto quello che c’è al di fuori dei confini del mondo.

Soprattutto non sapendosi spiegare molte cose riguardanti la ragion d’essere di un persona, appare plausibile l’idea che qualcosa di più grande e di incompreso possa influenzare carattere e personalità.

E così le più importanti ed evolute società antiche hanno dato grandissimo spazio allo studio delle stelle, delle loro posizioni e dei loro movimenti. Dunque, le hanno ricondotte e collegate a determinati periodi dell’anno, notando tra le altre cose come le persone nate “sotto le stesse stelle” fossero accomunate da tratti caratteriali simili.

Ogni civiltà aveva a riguardo un proprio punto di vista, sviluppava delle proprie analisi, e dava delle proprie interpretazioni native. Le varie nozioni su cui si fondavano gli studi delle varie popolazioni sono state poi accorpate e plasmate nel corso dei secoli arrivando a distinguere tre grandi branche: l’astrologia occidentale, l’astrologia cinese e l’astrologia indiana.

Le visioni Maya

Sicuramente non poteva mancare all’appello degli albori la concezione astrologica del popolo Maya.

Questi ultimi, abili osservatori e attenti studiosi, erano affascinati dai pianeti. Con il passare del tempo furono in grado di prevedere con estrema precisione i moti e l’inizio della stagione delle piogge, fondamentale per la loro economia agricola.

Grazie alle attente osservazioni che svilupparono sugli astri, furono in grado di individuare i quattro punti cardinali, realizzando un calendario per le celebrazioni religiose e per la sopravvivenza della loro economia.

Questa cultura astronomica andò sempre più collegandosi alle loro conoscenze astrologiche, tanto da fornire tuttora ottimi spunti di studio e di riflessione agli storici attuali.

Non è certo un caso che ogni tempio da loro costruito possedeva 365 scalini, uno per ogni giorno dell’anno e che le loro città venivano erette sulla base del ciclo dei pianeti e delle stagioni.

I sacerdoti, ritenuti indovini, realizzavano l’oroscopo di ogni bambino, sulla convinzione che i base al giorno in cui nascevano, i piccoli avrebbero sviluppato un proprio carattere e un proprio temperamento.

Astrologia tra Babilonesi ed Egiziani

Anche i babilonesi e gli egiziani furono grandi cultori astrologici, e gettarono le basi per quella che oggi viene chiamata astrologia occidentale contemporanea.

Fu seguendo le loro primordiali nozioni che si giunse alla creazione di oroscopi, e alla conseguente capacità di predizione della vitabasandosi sulla posizione dei corpi celesti del nostro sistema solare.

Insieme agli egizi (approfondisci guida sui tarocchi decani) poi, i greci associarono le divinità ai corpi celesti, dando nomi ad alcune costellazioni e pianeti così come li conosciamo ancora oggi, ma solo dal 1500 in poi fu possibile scoprire ed aggiungere le costellazioni dell’emisfero australe che sino ad all’ora era rimasto nascosto.

Astrologia ai giorni nostri

Come anticipato, l’astrologia contemporanea si divide in astrologia occidentale e astrologia cinese.

  • Astrologia occidentale

L’astrologia occidentale ha preso le più importanti nozioni dalla cultura babilonese, mescolandola poi alla cultura derivante da egizi e arabi, intersecandosi marginalmente con l’astrologia Maya e degli altri popoli dell’America Centrale. Non mancano poi strascichi dell’astrologia indiana, anche detta vedica, o almeno di quella antica, dal momento che quella odierna ha una portata del tutto diversa da quella che intendiamo oggi.

  • Astrologia cinese

L’astrologia cinese ha una portata del tutto diversa dalla nostra. Getta le radici in concetti e nozioni che pur risalendo allo stesso periodo storico di quella occidentali, prende spunto da teorie e analisi diverse rispetto a quelle sviluppate nelle popolazioni nostrane. A dimostrazione di quello che gli astrologi cinesi tuttora sostengono ci sono anche testimonianze primitive, come dipinti in caverne o vecchi manufatti, da cui sono state estratte le teorie tuttora valide nella disciplina astrologica orientale.

Sono concetti e analisi meno avanzati e maturi rispetto a quella delle grandi civiltà che hanno invece scritto la nostra astrologia, in quanto mancano quei ragionamenti matematici, che danno una valenza più scientifica alle elaborazioni occidentali.

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