Cilento: una candela per ricordare le vittime della strada

Ernesto Rocco

Oggi, domenica 15 novembre, ricorre la “Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada” (WDR). Una data entrata ufficialmente nella storia italiana il 29 dicembre del 2017, con la legge n. 227. Le viittime della strada rappresentano una strage dimenticata e sottovalutata, sottolinea Teresa Astone, responsabile nel Cilento e nel territorio salernitano dell’Associazione italiana familiari vittime della strada: “Più del doppio del numero dei morti nei campi di sterminio; diciotto volte il numero dei morti della guerra di Corea; diciassette volte il numero dei morti della guerra del Vietnam;
Centotrenta volte il numero dei morti della strage di Hiroshima.

Quest’anno purtroppo a causa del Covid e (zona rossa)  la sede Aifvs onlus e Progetti Per Deby onlus non potrà organizzare eventi per questa ricorrenza ma ricorderà simbolicamente tutte le vittime della strada accendendo una candela bianca in memoria delle tante, troppe vittime della strada.

“Perché la strage non venga sottovalutata diamole Luce”, è il motto della giornata.

“Anche quest anno, le strade sono state teatro di drammatici incidenti stradali nei quali la protagonista assoluta è stata la morte di tante vite. Di fronte alla morte e al dolore delle famiglie, il rispetto non deve mai venire meno, e non possiamo nascondere certe responsabilità.
Si possono togliere tutte le curve dalle strade, tutti gli ostacoli, ma la responsabilità comunque di chi si mette al volante e di chi siede con lui: i passeggeri, come ho avuto modo di dire tante volte, è di avere il diritto-dovere di costringere chi sta guidando a moderare la velocità o di costringerlo a fermarsi – dice Teresa Astone –
Non è sufficiente invitare i giovani ad andare piano alla guida di un mezzo o a non bere se si deve guidare
Non è sufficiente se nessuno ha insegnato loro il valore della vita.
La vita è fatta anche di limiti e di regole da rispettare…
I nostri giovani dovrebbero imparare a conoscerli prima che il senso di onnipotenza, sotto forma di acceleratore, li trascini verso la morte.
Poi sarà troppo tardi tornare indietro, non si torna indietro mai più.
Attenzione ragazzi e mettete sempre in moto la voglia di vita”.

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