Dilettanti: più tutele per i tesserati che ora vedono il professionismo

Christian Vitale
dilettanti calcio
Pallone da calcio

Svolta epocale ad un passo per il mondo dei dilettanti, spesso alla ricerca di maggiori tutele. Gli sportivi non professionisti saranno a breve, infatti, iscrivibili all’INPS. Per loro concreta, ora, la possibilità di costituire rapporti di lavoro subordinati, autonomi e occasionali.  In caso di prestazione amatoriale, invece, non potrà esserci remunerazione, consentita solo attraverso i rimborsi spese. Il Ministro Vincenzo Spadafora, in questi giorni, dopo una consultazione con il Presidente Giuseppe Conte potrebbe vedere approvata la proposta da lui spalleggiata, in favore della classe dilettantistica. Si rifarà il look, cosi alla vecchia normativa, datata anni ’80 molto lontana dalla realtà dei non professionisti di oggi.

Dilettanti: un calciatore o un dirigente sono da considerare lavoratori sportivi

Secondo le anticipazioni saranno definiti lavoratori sportivi: “l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara. Questi, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercitano un’attività sportiva verso un corrispettivo al di fuori delle prestazioni amatoriali.”

Attesa ora l’approvazione

I dettagli specifici sono ancora tutti da stabilire. Di certo i dilettanti avranno pari tutele dei professionisti, potendo beneficiare anche del fondo pensionistico. Attesa ora l’approvazione, ormai ad un passo, dal decreto legislativo attuativo della riforma dello sport.


 

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