Sibilia: “Dilettanti? Non è importante finire sul campo, è fondamentale”

Christian Vitale
Serie D lnd dilettanti
Cosimo Sibilia

Cosimo Sibilia, numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, ha parlato nelle ore passate al Corriere Adriatico. Il tema dell’intervista, ovviamente, si catapulta sul momento di incertezza vissuto tra i non professionisti. Queste le parole del presidente della LND.

LND: le parole del presidente Cosimo Sibilia

«Fa male ammetterlo, ma è così. Sono stati compiuti immensi sforzi per far riprendere le attività. Il nuovo stop è davvero un duro colpo. Le attuali disposizioni in vigore non solo mettono a rischio la sopravvivenza del calcio dilettantistico, ma evidenziano anche una scarsa conoscenza dello sport di base e di quello giovanile. Un confronto con chi se ne occupa quotidianamente avrebbe evitato molte strutture. Questo è il momento più difficile per la sopravvivenza del calcio dilettantistico, sono stati compiuti sforzi immensi per far riprendere le attività e il nuovo stop è stato un duro colpo. Le disposizioni attuali mettono a rischio non solo la sopravvivenza del calcio dilettantistico, ma evidenziano anche una scarsa conoscenza dello sport di base e di quello giovanile. Un confronto con chi se ne occupa quotidianamente avrebbe evitato molte storture».

Sul protocollo per la Serie D  

«Stiamo elaborando una nuova proposta di protocollo sanitario da sottoporre alla Figc che preveda l’adozione almeno dei tamponi rapidi. I rinvii avvengono solo su disposizioni delle Asur competenti. Il Dipartimento Interregionale sta comunque predisponendo un aggiornamento delle linee guida, in modo da agevolare il lavoro di tutti in questo momento di grande incertezza. Resto dell’avviso che lo sport non sia tra i principali veicoli di contagio e che il protocollo attuato era già piuttosto rigoroso. Il ritorno agli allenamenti collettivi ci consentirebbe di avvicinarci alla normalità, per quanto si rimanga sempre distanti da quella che abbiamo conosciuto prima del virus».

Le parole di Sibillia sulla ripartenza nei dilettanti

 «Non è importante che debba finire sul campo, è fondamentale. Ma se ripartiremo lo diranno le curve dei contagi e i provvedimenti assunti dalle autorità governative e sanitarie. Abbiamo già fatto delle valutazioni, ipotizzando diversi scenari. Tra questi, sicuramente, abbiamo analizzato la possibilità di rivedere le modalità di svolgimento di alcune competizioni a livello nazionale, come ad esempio la Coppa Italia. La chiusura al pubblico e tutta una serie di restrizioni stanno mettendo in ginocchio migliaia di realtà non solo calcistiche. Lo sport di base deve essere tutelato dal Governo al pari delle altre attività produttive con adeguate azioni di sostegno. Da qualsiasi parte arrivino gli aiuti, saranno i benvenuti. Il movimento dei dilettanti è in grande sofferenza».

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