Campania verso la zona arancione: si attende la riclassificazione

Ernesto Rocco

Una giornata per serrare le fila fra autorità sanitarie e Regioni. Non è più il momento delle polemiche, i dati ora fanno davvero paura, si va verso una nuova cabina di regia, da tenersi fra oggi e lunedì mattina, nell’obiettivo del ministro Roberto Speranza di emanare subito dopo un’ordinanza che riclassifichi le aree.

Viene data per certa, al momento, la retrocessione ad arancione di Campania, Liguria e Provincia di Bolzano, mentre in bilico ci sarebbero Toscana, Veneto e Lazio. Le decisioni, coinvolti i governatori, saranno assunte con un automatismo di tipo “scientifico” che non consentirà più il fai–da–te di ordinanze regionali. Peggioramenti della classificazione potranno avvenire sulla base di nuove indicazioni proposte dal Comitato tecnico scientifico in base all’incrocio dei 21 parametri individuati, che tengono conto della tenuta del sistema sanitario a livello locale.

La “stretta” potrà riguardare anche singole province, non si esclude, ad esempio, che in Campania si possa andare a una diversa classificazione fra area metropolitana di Napoli e resto della Regione, che presenta aree con dati molto diversi. Il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi ipotizza che nuove zone rosse possano riguardare singole aree metropolitane, e dice a chiare lettere che per Napoli, per come è messa, «ci vorrebbe un lockdown».

Il governatore Vincenzo De Luca, di suo, invita tutti a fare come se il lockdown fosse già in vigore, ma si mostra contrario a differenti classificazioni del territorio regionale. Viceversa, provvedimenti mirati che fossero volti ad allentare le misure già asseunte non possono essere ipotizzati, quand’anche ricorressero le condizioni, con altrettanta celerità.

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