Covid e igiene degli occhiali

Redazione Infocilento

Negli ultimi tempi tutti devono fare i conti con il virus Sars-Cov 2, anche chi indossa gli occhiali. Del resto qualsiasi cosa si indossi quando si va all’aperto, quando si rimane in ufficio per varie ore, quando ci si sposta tra le altre persone, può essere entrata in contatto con particelle del virus. Per evitare di toccare le parti contaminate, cosa che può poi contaminare anche noi stessi, è bene fare attenzione all’igiene, delle mani prima di tutto, poi ovviamente anche di ciò che indossiamo, occhiali compresi.

L’igiene prima di tutto
Il modo migliore per avere sempre gli occhiali puliti consiste nel pulirsi regolarmente le mani, con un gel disinfettante o anche lavandole bene sotto l’acqua calda, con un sapone disinfettante. Questo principio vale per gli occhiali, ma anche per lo smartphone, il mouse in ufficio e mille altri strumenti che utilizziamo ogni giorno. Chi indossa gli occhiali solo saltuariamente dovrebbe igienizzarli prima di riporli nell’apposita custodia, evitando di poggiarli sulla scrivania dell’ufficio, o su un tavolo in un luogo frequentato anche da estranei: sono questi contatti quelli più rischiosi.

Igienizzare gli occhiali
Il primo passo per avere sempre occhiali igienizzati consiste nel pulirli periodicamente. Chiaramente ognuno fa come può, ma non è possibile immergere gli occhiali nel disinfettante ogni volta che si rientra in casa o ci si incontra con altre persone. Questo sito https://www.essiloritalia.it/la-tua-vista/curiosita/come-disinfettare-gli-occhiali ci consiglia di lavare gli occhiali, con acqua tiepida e sapone a ph neutro. Non servono quindi prodotti specifici e non è consigliabile utilizzare spazzole o spugne abrasive. Un trattamento eccessivamente vigoroso potrebbe infatti causare problemi alle lenti, soprattutto se di tipologie particolarmente delicate, che si possono facilmente rigare.

Quanto rimane il virus sui materiali
Nel corso dei mesi sono state numerose le ricerche volte a comprendere questo tipo di problematica. Se è vero che il principale veicolo di contagio è dato dalle goccioline di saliva di un soggetto affetto da coronavirus, è anche vero che costui potrebbe toccare oggetti di vario genere attorno a sé, così come in seguito a un singolo starnuto, o colpo di tosse, le superfici “contagianti” possono essere moltissime. Stiamo però parlando di un virus, che vive all’interno delle cellule di un organismo ospite. Se lasciato su una superficie il virus Sars-Cov 2 permane per un periodo di tempo che va da poche ore fino ad alcuni giorni. Su superfici di carta o cartone asciutte sopravvive solo 2-3 ore; quando invece si tratta del vetro, della plastica e del metallo di cui sono fatti molti occhiali, qui il virus può sopravvivere sino a 3-4 giorni.

Quanti contatti si hanno ogni giorno
Anche questa è una problematica fondamentale, visto che sono numerosi i soggetti che quotidianamente frequentano un elevato numero di persone. Andando a fare la spesa, recandosi nel proprio ufficio, sostando nella sala d’attesa di un ambulatorio medico, è abbastanza comune che si abbiano contatti con decine di persone. Se indossare la mascherina può essere già uno scudo importante contro il contagio, anche gli occhiali fungono da protezione per i nostri occhi. Sulla superficie esterna però si possono annidare particelle di vario genere; è quindi consigliabile pulire bene gli occhiali. Non solo, è anche consigliabile evitare di toccarsi il viso dopo aver tolto o messo gli occhiali che sono stati esposti al contatto con altre persone.

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