Sicurezza sul lavoro: i ruoli del lavoratore e del datore di lavoro

Redazione Infocilento

Quali sono gli obblighi dei lavoratori e dei datori di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro? Per scoprirlo ci siamo rivolti a dei veri esperti di sicurezza sul lavoro: il team di Sicurya, una realtà veneta che opera nel settore da più di 10 anni e che si caratterizza per la professionalità e la passione che valorizzano il suo modus operandi.

Per prima cosa, a quali concetti di datore di lavoro e di lavoratore si fa riferimento?

Per quel che riguarda il datore di lavoro, l’intento del legislatore è stato quello di fornire una definizione che risultasse per quanto possibile univoca, in modo da prevenire eventuali elusioni che potessero essere il frutto di una interpretazione non corretta della norma. Ecco, quindi, che il datore di lavoro ai fini della sicurezza sul lavoro è il soggetto che si pone al vertice di un’attività produttiva o dell’organizzazione del lavoro, al di là del fatto che abbia ricevuto o meno un’investitura formale. Per quanto concerne i lavoratori, invece, vengono presi in considerazione non solo i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi, i tirocinanti e gli apprendisti. In sostanza, si fa riferimento a qualunque tipo di prestatore di lavoro, anche se non c’è un contratto di lavoro regolare, e comunque a prescindere dal tipo di contratto.

Che cosa prevede il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro?

Il testo in questione presuppone che il datore di lavoro sia il soggetto principale su cui ricadono le prescrizioni, gli obblighi e le eventuali sanzioni che si applicano in tema di sicurezza sul lavoro. D’altro canto il lavoratore è il soggetto che, in applicazione della disciplina specifica, ha il diritto di essere tutelato nello svolgimento della propria attività da parte del datore di lavoro. Tra i due soggetti deve esserci cooperazione, e il lavoratore in ogni caso ha l’obbligo di rispettare ogni prescrizione imposta dal datore di lavoro.

Che cos’è il documento di valutazione dei rischi?

Il documento di valutazione dei rischi è uno degli adempimenti che sono stabiliti dal Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro: tutte le aziende sono tenute ad averlo, anche nel caso in cui abbiano un dipendente solo. In pratica, una volta che è stata effettuata la valutazione dei rischi, si redige questo documento in cui è contenuto il programma delle misure che sono considerate appropriate al fine di assicurare nel corso del tempo il miglioramento degli standard di sicurezza. In questo stesso documento, inoltre, devono essere specificate le misure di protezione e di prevenzione da mettere in atto e vanno segnalati i dispositivi di protezione individuali che si adottano.

A che cosa serve il documento di valutazione dei rischi?

Lo scopo è quello di fornire una relazione a proposito della valutazione dei vari rischi per la salute e per la sicurezza a cui i lavoratori possono essere esposti nello svolgimento della propria attività. In questa relazione vengono indicati i parametri su cui ci si è basati per procedere alla valutazione, e in più vengono illustrate le procedure seguite per mettere in atto le misure che è necessario realizzare, insieme con l’indicazione dei ruoli all’interno dell’azienda che se ne devono occupare. Ruoli che, ovviamente, possono essere attribuiti solo a soggetti che dispongano di poteri adeguati e delle necessarie competenze. Un’altra informazione che deve essere contenuta nel documento di valutazione dei rischi è quella relativa al nome del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Vanno segnalati anche i nominativi del medico competente che è stato coinvolto nella valutazione del rischio e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Chi è, invece, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali?

A questa figura spetta il compito di suggerire i programmi di formazione e di informazione per i lavoratori, ma non solo. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali, infatti, è tenuto anche a elaborare le procedure di sicurezza per le diverse attività aziendali e a identificare le misure per la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Egli, inoltre, prende parte alle consultazioni e alla riunione periodica dedicate alla tutela della sicurezza e della salute sul posto di lavoro.

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