Lettera aperta al presidente della Regione Vincenzo De Luca

Di Roberto Scola

Caro Presidente, sono sicuro che non avrà il tempo di leggere la mia lettera ,ma io sono tenace ,scrivo lo stesso. Le parlo prima  da genitore, poi da docente, per ultimo da giornalista. Uno e trino, scherzo ovviamente. Le tre cose sono connesse ,nella mia attività quotidiana più di quanto LEI non possa credere.

Partiamo con il Genitore. Mia figlia ora è sul divano sta riposando ancora. Sono le nove, a quest’ora circa tre settimane fa ha cominciato la scuola. Era contentissima. Compagni da rivedere, maestre nuove da conoscere ,libri e materiale di cancelleria da comprare, nuovo zaino e grembiule stirato. Poi ci sono i propositi positivi per un nuovo anno scolastico ,soprattutto dopo quello trascorso. So dalle mie fonti giornalistiche che LEI ,Caro Presidente ,è un grande appassionato di teatro, del resto qualcuno che se ne intende ,il Maestro Carlo Verdone, dice che LEI è uno splendido attore ,dai tempi comici perfetti. Ma qui se non fosse una Commedia ,sarebbe una Tragedia o meglio una Farsa. Come nel teatro dell’assurdo di Bechett, io  sto aspettando che qualcuno risolva un problema, non che qualcuno lo guardi passare. LEI prendendo una decisione frettolosa , sconsiderata per molti, ha interrotto un sistema che stava diventando virtuoso. Un sistema che aveva i suoi ingranaggi  oliati al punto giusto. La Scuola oggi risulta il luogo più sicuro rispetto al contagio .LEI cosa fa? Chiude le Scuole. In questi giorni nei grandi e piccoli centri i nostri ragazzi troveranno lo stesso il modo per vedersi. Il pericolo aumenterà vertiginosamente al posto di diminuire. Chiudere le Scuole ,può aver senso in un look down generale, non in chiusure parziali e inefficaci. Tutto questo non lo dico io. Lo affermano gli esperti di ogni colore politico ,gli opinionisti di maggior prestigio, ma anche il buon senso o per meglio dire “l’uomo qualunque”  di Giannini, che non è populista come LEI, ma un uomo del popolo, nel senso più ampio del termine. Il populista cerca un escamotage  per risolvere i problemi, un trucco per farli sparire con abilità e  astuzia; un uomo del popolo, cerca soluzioni per accompagnare nel miglior modo i cittadini che nell’ultima tornata elettorale ,Le hanno attribuito un grande consenso. In una mia precedente Lettera ,che Le ho scritto nei periodi  più duri della pandemia  ,la ritenevo una guida, il buon padre di famiglia che: progetta, ascolta ,decide. La Sua decisione questa volta non piace a me, alla gran parte dei cittadini campani, alla gran parte della popolazione italiana. E’ una toppa che non ripara il buco. E’ uno scarico di responsabilità sulle famiglie. Il mio pensiero da genitore e professore penso lo abbia capito. Veniamo  adesso a quello di giornalista. Chi è un giornalista? Una persona che  fa delle domande prima di tutto a se stesso poi ai suoi interlocutori .Io le faccio a LEI per capire il perché si è arrivati a questo punto. Fino ad ora sono stati fatti solo proclami:

1)Mancano ancora in Campania : igienisti, epidemiologi e tecnici della prevenzione. Cosa intende fare?

2)I  nuovi Ospedali  Covid Center costati 18 milioni di euro realizzati a Napoli, Caserta e Salerno non sono ancora pronti. Manca ancora il collaudo delle strutture. Perché  questi ritardi?

3)Agropoli resta ancora chiuso.Perchè?

4)Perché si prendono decisioni affrettate per tutto il territorio campano,senza pensare davvero alla peculiarità di ogni territorio(Es.Il Cilento non è come la Provincia di Napoli),e quindi a chiusure parziali ove fosse necessario?

5)La reale situazione dei trasporti in Campania?In questi giorni abbiamo visto treni troppo pieni (per quello che è di competenza regionale) ?Cosa intende fare?

P.S.Dalla mia esperienza,cinque domande possono essere tante o poche, sarebbe comunque un grande successo avere da Lei almeno una risposta di queste.

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