Castelnuovo: dietrofront sull’impianto di compostaggio

Luisa Monaco

CASTELNUOVO CILENTO. L’impianto di compostaggio a Castelnuovo Cilento potrebbe non essere realizzato. Il sindaco Eros Lamaida ha fatto dietrofront. Una scelta accolta con entusiasmo e gioia da parte di cittadini, rappresentanti politici, associazioni e comitati del territorio che fin dall’avvio dell’iter progettuale avevano manifestato la loro contrarietà all’impianto. Non poche le proteste motivate dalla volontà di evitare che Castelnuovo Cilento potesse ospitare un impianto che per dimensioni avrebbe rischiato di essere un riferimento per lo smaltimento dei rifiuti anche di altre aree della Regione e non limitato ai rifiuti della sola Castelnuovo Cilento.

Contestazioni, queste, che non erano servite a far fare il dietrofront al sindaco Lamaida che aveva difeso con tutte le forze la sua scelta, anche durante la campagna elettorale che lo ha visto rieletto a sindaco. Ieri, poi, la conferma del passo indietro.

Tra i motivi di contestazione dell’impianto l’inadeguatezza alle esigenze del territorio; l’antieconomicità; l’incompatibilità con le prescrizioni del Parco che non prevedevano simili impianti.

Il vicino comune di Salento aveva addirittura ipotizzato di avviare un class action se l’impianto di compostaggio fosse stato realizzato. “Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione del Sindaco Lamaida di rinunzia al consenso che aveva dato al sito di Compostaggio! Forse stiamo per vincere la battaglia che da anni combattiamo (io come unico Sindaco) insieme a tanti amici e organizzazioni ambientaliste! Meglio tardi che mai potremmo dire! Sindaco Lamaida benvenuto tra noi! Ora la battaglia continua ma con piu’ speranza di spuntarla!”. Questo il commento del primo cittadino di Salento Gabriele De Marco.

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