Maltempo e danni, Palmieri: “Chi deve tacere, ancora ha il coraggio di parlare”

Redazione Infocilento
Pino Palmieri

ROSCIGNO. “Basta una giornata piovosa per mettere in difficoltà tutto un territorio. Qualcuno cerca di svincolarsi da responsabilità dirette, chiedendo più uomini e più risorse dopo che per anni ha gestito in lungo ed in largo la cosa pubblica in modo totalmente clientelare. Per non parlare della poca incisività dell’ente provincia (riformata ed annullata) nella gestione del patrimonio di propria competenza”. A lanciare le accuse è Pino Palmieri, sindaco di Roscigno.

Anche il Comune alburino, come altri limitrofi, ha registrato problemi dovuti all’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Ma il primo cittadino ha una visione ben diversa da quella di altri amministratori locali che si appellano agli enti sovra-comunali e chiedono maggior personale per le comunità montane.

“Prima del voto si paventavano nuove assunzioni di idraulici forestali, per non parlare dell’era Alfieri delegato regionale, dove puntualmente si annunciavano svolte rivoluzionarie per le Comunità Montane, argomenti puntualmente sventolati al vento dal presidente dell’Uncem durante questa campagna elettorale – osserva Palmieri – Purtroppo, la realtà è un’altra, gli operai forestali sono serviti per far fare bella figura a qualche sindaco che andava ad elezioni, alla provincia per nascondere le proprie difficoltà e soprattutto a generare false speranze in qualche giovane di turno, facendogli credere assunzioni a breve nell’ente montano”.

Palmieri punta l’attenzione anche sulla Fondovalle Calore, un’opera da tempo attesa e che, secondo il sindaco di Roscigno, “oramai è un monumento al fallimento politico”. “Chi deve tacere, ancora ha il coraggio di parlare. Chi ha coraggio, non dovrebbe chiedere lo stato di calamità per i danni subiti, ma una class action contro chi da 30 anni gestisce la cosa pubblica sul nostro territorio”.

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