Carlo Acutis è stato proclamato Beato

Fiorenza Di Palma

Carlo Acutis, è stato beatificato oggi pomeriggio ad Assisi; è il primo santo dell’era digitale. Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è riuscito a lasciare il segno, diffondendo il suo amore per Cristo e per l’Eucarestia attraverso il web, sua grande passione. Papa Francesco è rimasto colpito da questo ragazzo, che ha “saputo utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, valori e bellezza”.

Aiutava senzatetto e immigrati, giocava con gli amici. Quando stava morendo disse al medico che tanta gente soffriva più di lui.

Una vita speciale – Giocava a pallone, faceva trekking in montagna, suonava il sassofono e andava in pizzeria con gli amici. Carlo conduceva una vita simile a quella di tanti suoi coetanei, ma, durante la sua breve esistenza, si è distinto per la capacità di trasmettere la sua grande fede a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo.

La fede e l’informatica – “L’Eucarestia è la mia autostrada verso il cielo”, ripeteva sempre. E, per riuscire a diffondere il più possibile quel suo amore per Cristo, aveva aperto siti e blog, coniugando la fede con la passione per l’informatica. La madre, Antonia Salzano, ha raccontato che il figlio era in grado da solo di realizzare video e riviste online. Carlo aveva imparato da autodidatta, studiando i manuali utilizzati nelle facoltà di ingegneria informatica.

Una vita ricca, iniziata a Londra, dove il 15enne era nato in seguito al temporaneo trasferimento dei genitori nella capitale inglese. Carlo ha trascorso tutta la sua adolescenza tra Milano e Centola, paese natio della madre. Era molto legato al santuario di San Mauro La Bruca. Su sua richiesta, è stato sepolto ad Assisi, dove verrà beatificato. Al Santuario della Spogliazione è stata già aperta la sua tomba per consentire ai fedeli la venerazione.

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