Agropoli: il parcheggio “Landolfi” interamente a pagamento

Arturo Calabrese
Parcheggio Landolfi

AGROPOLI. Stangata per cittadini e commercianti agropolesi. Non si tratta di una nuova tassa voluta dal Comune, ma di un balzello indiretto per chi ha un’attività. A cominciare dal primo ottobre, infatti, ha preso il via una nuova tariffazione per i parcheggi della cittadina cilentana: dalle ore 8.00 del mattino e fino alle 24.00, per parcheggiare il veicolo nelle zone limitrofe al centro si deve sborsare 1 euro per la prima ora e 50 centesimi per le successive frazioni. Nessuno è esentato dal versare tale obolo, nemmeno i residenti i quali, nel caso, possono sottoscrivere un particolare abbonamento agevolato.

In ogni caso, il commercio della piazza agropolese, il centro economico e turistico della città, viene così messo maggiormente a dura prova. Fino al 30 di settembre, il parcheggio “Landolfi”, enorme spiazzo che serve la piazza e gli uffici principali della Città di Agropoli, era gratuito dalle ore 8.00 alle 18.00. Tale decisione fu assunta da Palazzo di Città nel mese di luglio scorso «in modo da agevolare lo shopping in tranquillità, al fine di dare una mano agli esercenti del centro». Recitava così il comunicato del sindaco Adamo Coppola, ma, a distanza di un paio di mesi, quell’aiuto nei confronti dei commercianti è venuto a mancare. Non si è neanche tornati alle disposizioni dello scorso anno quando metà parcheggio era gratuito e metà a pagamento.

I negozianti escono da una delle estati più difficili di sempre, perché l’emergenza Covid ha fatto drasticamente scendere gli introiti, e vedono nel nuovo balzello comunale quello che potrà diventare il colpo di grazia definitivo per la piccola economia agropolese. «Viviamo un periodo difficile sotto molti punti di vista – dice un commerciante – e per noi sta diventando difficile resistere a questa crisi imperante. Fino allo scorso anno il parcheggio era in parte gratuito e in parte a pagamento senza alcuna differenza di orario – spiega – ma adesso per parcheggiare è necessario pagare. Per fare la spesa in piazza o recarsi negli uffici del Comune si deve pagare – aggiunge –perché gli stalli liberi sono lontani e, per gli anziani o per i clienti col carico di buste, raggiungibili con difficoltà. A questo punto il cliente va altrove perché in una famiglia, e in particolare al giorno d’oggi, anche un solo euro può fare la differenza. Chi di dovere – conclude – faccia al più presto qualcosa perché si sta condannando a morte il commercio».

Alla legittima preoccupazione degli esercenti, si aggiunge anche quella dell’automobilista che, nonostante la tariffa da pagare, lascia incustodito il proprio veicolo. «Ho parcheggiato la mia auto al “Landolfi” e ho pagato due ore di sosta – racconta un’anziana – tornando al veicolo per esporre il tagliandino, sono stata avvicinata da un uomo che chiedeva l’elemosina. Al mio rifiuto ha iniziato ad insistere e ad alzare la voce – le parole della donna – soltanto il fortuito sopraggiungere di un’altra vettura lo ha fatto allontanare». Sulla presenza di venditori ambulanti e questuanti presso l’area di sosta, il sindaco Coppola aveva anche girato un video in cui prometteva che il problema sarebbe stato risolto, ma così è stato solo in parte.

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