A Vatolla la presentazione del nuovo libro di Giuseppina Giudice

Redazione Infocilento

Dopo il grande successo dell’edizione 2020 del Premio Vico, conferito al professor Franco Gaetano Scoca, e la presentazione del libro di Stefano Contente “L’Isola delle lacrime”, continuano gli appuntamenti culturali presso la Fondazione Giambattista Vico a Vatolla. Oggi, sabato 3 ottobre, alle ore 18.00, le sale di Palazzo Vargas ospiteranno la professoressa Giuseppina Giudice, autrice del libro “Una Vita Nuova”. Il romanzo, ultimo lavoro pubblicato dalla già docente agropolese, è incentrato sul fenomeno dell’emigrazione che nella metà del secolo scorso ha visto migliaia e migliaia di italiani lasciare la propria Patria per cercare fortuna all’estero.

«Salvo – si legge nella sinossi – è un uomo semplice e tranquillo del sud Italia che decide di partire per il Brasile nell’immediato dopoguerra, lasciando i suoi affetti più cari. È una separazione sofferta, ma necessaria. Pochi amici fidati lo aiuteranno ad affrontare situazioni difficili e talvolta molto pericolose nel nuovo Paese. Sarà costretto a fuggire in Argentina, dove riuscirà a realizzare il sogno di una vita nuova, ma non senza dolorose rinunce».

Con l’autrice dialogherà la professoressa Frida Meola. Interverranno il presidente onorario della Fondazione Vico Vincenzo Pepe, la vicepresidente del Gal Cilento Regeneratio Daniela Di Bartolomeo, il direttore del Flag Cilento Mare Blu Claudio Aprea e il vicesindaco di Perdifumo Rosaria Malandrino.

«Dopo un periodo difficile e buio segnato dal Covid – spiega il prof. Vincenzo Pepe – ripartire e tornare alla normalità anche con un evento culturale è un qualcosa di estremamente importante. La Fondazione Vico si conferma pioniera in questo campo e oggi rappresenta ancor di più un’eccellenza per il territorio. Nel caso specifico – aggiunge – si presenta un libro che parla di emigrazione, una delle piaghe del nostro recente passato che purtroppo è molto attuale. L’emigrazione di ieri è ormai storia, ma noi lottiamo e lavoriamo affinché quella di oggi sia soltanto un ricordo»

L’ingresso a Palazzo Vargas sarà contingentato e saranno rispettate tutte le norme anti-Covid. 

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