“Visioni del Cilento”, a San Giovanni Piro l’evento dedicato ai Saraceni

Vincenza Alessio

Immersa nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la Tenuta Terre di Bosco a San Giovanni a Piro con un design semplice ed elegante è il luogo ideale per vivere una vacanza lontano dalla città immersi nella natura gustando i veri sapori del territorio.
All’interno della splendida struttura nasce “I Saraceni Restaurant”.
I proprietari, Federico e Giuseppe, originari di Avellino, si sono innamorati di questa terra e ne hanno colto la vera bellezza scegliendo di valorizzarla e farla conoscere attraverso la Tenuta e il suo Ristorante.
L’evento “Visioni Cilento – I Saraceni” si svolgerà stasera a Terre di Bosco e prevede alle ore 18,30 Art Connection: l’inaugurazione di una sezione di tre opere di artisti contemporanei e alle 20.30 una cena con degustazione di piatti tipici locali, rivisitati dagli chef.
“Art Connection” si lega al percorso intrapreso dai giovani proprietari di legare la struttura agli elementi più importanti del territorio, la natura, il cibo e l’arte.
Bosco è famosa nel mondo per aver ospitato tanti anni il pittore spagnolo Josè Ortega.
Ad “Art Connection” verrà inaugurato uno spazio espositivo con le opere di Lauro Potenza, Mattia Ammirati e il debutto di Collettivo Informali un gruppo di artisti che freschi dell’Accademia di Urbino stanno scommettendo sulla pittura a quattro mani.
Alle 20,30 si svolgerà la Cena Saracena che prevederà:
-Il cacio e pepe è un classico. I Saraceni Restaurant ha aggiunto la nota dolce e fresca del battuto di gambero rosso e del pepe di Sichuan con un retrogusto al limone. Un piatto con pochi ingredienti ma ben equilibrato che sicuramente non lascia l’amaro in bocca.
-Spaghetti pane olio e acciughe di Cetara. Un primo piatto, fatto con ingredienti semplici, che racchiude un gusto deciso e ti lascia senza parole.
Tentacolo di piovra. Come non rimanere catturati dal colore vivo e naturale del polpo, adagiato su una patata di montagna e brunoise di verdurine, nappato nella maionese. È un piatto che conserva il sapore integro di tutti i suoi ingredienti e da cui è difficile separarsi.
-Il fritto di Tuard: è un viaggio nei ricordi del paese natale dei proprietari Federico e Giuseppe, Contrada, in provincia di Avellino, e in particolar modo dell’Osteria storica I Tuard (Edoardo), la quale era un punto di riferimento e accoglienza per coloro che si dirigevano a Salerno. Il suo piatto tipico era proprio il baccalà. I Saraceni lo hanno riproposto sottoforma di un delicato fritto con panatura croccante, accompagnato dai peperoni cruschi di Senise e adagiato come l’olio su tela su crema di peperoni e zucca. Un ritorno al passato che mantiene vivo il ricordo e il suo sapore ancora oggi.
-L’imperatore. Il fico bianco è il frutto autoctono che regna sovrano sul Cilento. Questo dessert è stato pensato come un tributo alle caratteristiche uniche e di assoluto pregio del frutto. Sua Maestà l’Imperatore è un semifreddo di paté à bombe, meringa all’italiana e fichi freschi del Cilento su una base di crumble al cacao. Ha un sapore tondo, delicato e persistente.
-Ops mi è caduto il cannolo: questo dessert è simbolo della tradizione cilentana, alla quale è stato aggiunto un tocco di innovazione. Un gustoso cannolo scomposto da assaporare insieme alla crema pasticcera e quella al cioccolato: a volte anche un oggetto rotto può dar vita a una vera gioia.

Lo staff in cucina è diretto da:
Herbert Fiorentino
“Mi sono avvicinato alla gastronomia grazie all’attività di famiglia; sin da bambino mi sono occupato della pasticceria, di panificazione e di catering.
In seguito, abbiamo aperto un ristorante a Stoccarda che tutt’ora riceve un buon riscontro da parte dei clienti.
Quando sono ritornato in Italia mi sono avvicinato all’industria dei grandi numeri del banqueting e, allo stesso tempo, mi sono innamorato dei grandi classici della cucina parmigiana. Per otto anni ho dovuto abbandonare il mondo della ristorazione per motivi familiari, ma mi sono comunque dedicato al perfezionamento delle mie abilità, studiando e facendo molta pratica.
Nel corso degli anni mi sono piano piano reinserito nel business e ho lavorato a Paestum e a Palinuro.
Nei periodi invernali faccio tappa a Parma per collaborare con le più svariate aziende legate alla gastronomia. Allo stesso tempo sto lavorando con un catering per l’organizzazione di grandi e piccoli eventi. Ad oggi, però, SONO UN SARACENO!”

Alessandro Brandi
“Ho intrapreso questo percorso grazie alla scuola alberghiera e sin da subito mi sono appassionato a quest’arte, che mi dà la possibilità di esprimermi e soprattutto di fare esperienza in tutti i tipi di ristoranti e hotel. I primi anni ho lavorato in Italia ma, man mano che le mie capacità si affinavano, ho deciso di spostarmi all’estero per sperimentare esperienze gastronomiche diverse.
Studio molto e sono costantemente aggiornato sulla nuova cucina, ma cerco sempre di mantenere un legame con la tradizione nei piatti che vado a creare.
Sto collaborando con il mio amico, collega e fratello Herbert da più di cinque anni in tutte le branche che questo settore abbraccia. Il nostro approccio alla cucina è molto umile ma allo stesso tempo molto sicuro e studiato. Con i nostri piatti e menù ci piace regalare emozioni e cerchiamo di essere sempre fuori dagli schemi. Che dire… sono un saraceno anche io!”

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