Sala Consilina: smantellamento impianto carburanti, stop del Tar

Redazione Infocilento

SALA CONSILINA. Il TAR di Salerno ha sospeso con una ordinanza il provvedimento con cui nel mese di aprile dello scorso anno il Comune di Sala Consilina aveva dichiarato la decadenza dell’autorizzazione all’esercizio di distribuzione di carburanti ordinando lo smantellamento dell’impianto. I giudici della prima sezione del TAR di Salerno hanno accolto la richiesta di sospensiva presentata dai titolari dell’impianto ritenendo non vi fossero le circostanze per poter emettere il provvedimento contestato.

Smantellamento impianto carburanti: le ragioni del Comune

Il Comune aveva basato la decisione di procedere alla revoca dell’autorizzazione sostenendo che i titolari dell’impianto avevano presentato una istanza di sospensione dell’attività e poiché aveva già usufruito di ben due sospensioni non era possibile, in base alla vigente normativa statale e regionale, accordare un’ulteriore proroga ex novo.

Il Comune inoltre aveva sostenuto che il periodo di sospensione dell’esercizio dell’attività di distribuzione dei carburanti, accordato e poi prorogato sarebbe scaduto ad ottobre del 2019 e quindi in assenza di ripresa dell’attività, sarebbe automaticamente decaduta la licenza.

La decisione del Tar

Nell’ordinanza il TAR evidenzia che questa posizione è smentita da una comunicazione dell’Amministrazione con cui nel mese di novembre dello scorso anno aveva comunicato il formale nulla osta all’esercizio dell’attività di erogazione carburanti “fatto salvo l’esito dei due giudizi pendenti dinanzi al TAR Campania” e previe le necessarie verifiche sulla sicurezza. I giudici amministrativi la revoca dell’autorizzazione non può essere disposta se ci sono eventi derivanti da forza maggiore che se tempestivamente comunicati, pur in mancanza dell’autorizzazione alla sospensione richiesta, non possono determinare la revoca dell’autorizzazione.

Nel caso specifico il TAR ha considerato eventi di forza maggiore i comportamenti turbativi del possesso che i titolari dell’impianto imputano ad altri privati che avrebbero più volte parcheggiato le auto nel piazzale del distributore, impedendo le verifiche di sicurezza e il rifornimento delle cisterne. Turbativa ed impedimento dell’attività di distribuzione di carburante che stando a quanto riportato nell’ordinanza del TAR era iniziata già durante il periodo di sospensione ed era perdurante durante il periodo di cessazione del secondo periodo di sospensione.

Il TAR alla luce degli elementi raccolti ha sospeso il provvedimento di revoca dell’autorizzazione ritenendo concreto il pericolo di chiusura dell’esercizio e di conseguente grave danno economico per i proprietari e di pregiudizio per gli i cittadini. La vicenda sarà quindi decisa nel merito nell’udienza che si terrà il 13 aprile 2021

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