Rifiuti interrati in Cilento: “lo ordinò l’Asl”

Fiorenza Di Palma

SALENTO. “L’ordine di sotterrare i rifiuti (fanghi industriali e – si teme – rifiuti ospedalieri radioattivi) venne adottato, niente di meno che, dall’ASL Salerno 3 nel 1995”.
Lo ha detto il senatore Francesco Castiello. Una notizia che porta con sé strascichi polemici. Un’azienda che dovrebbe garantire la salute dei cittadini potrebbe aver ordinato di sotterrare rifiuti, anche pericolosi, a Vallo Scalo, a poca distanza dal centro abitato, nel Comune di Salento.

Rifiuti interrati, il ritrovamento

Il ritrovamento nei mesi scorsi. Si parlò di “terra dei fuochi” anche se le autorità locali invitarono a moderare i toni, in attesa delle analisi. Ora, dalle indagini degli organi di Polizia Giudiziaria, viene fuori una verità che fa discutere.

La polemica

“L’ASL dispose nei confronti del Comune di provvedere a far ricoprire con terreno di riporto, da compattare opportunamente, le lettiere e la vasca di raccolta dei rifiuti organici”, dice il senatore del Movimento 5 Stelle. “È paradossale che l’ ASL, che ha il dovere di tutelare la salute pubblica, abbia operato in modo da pregiudicarla. Le numerose morti per tumore che si sono verificate nel territorio pesano come un macigno sulla coscienza del Direttore Generale dell’epoca e del Responsabile Coordinatore del Dipartimento di Prevenzione che firmò il provvedimento”, conclude Castiello. Sulla vicenda proseguono le indagini.

Condividi questo articolo
Exit mobile version